Matteo Romano in conferenza stampa: “Grande emozione e carica. Sto vivendo un sogno”

3 febbraio 2022 | 12:54
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Matteo Romano in conferenza stampa: “Grande emozione e carica. Sto vivendo un sogno”

Il giovane cantautore cuneese ha incontrato i giornalisti in un incontro su Zoom direttamente dalla sua stanza d’albergo sanremese. Tra aneddoti su Laura Pausini e sulla serata di ieri, un legame sempre strettissimo con Cuneo e il racconto delle emozioni provate in questi giorni, ha tracciato una personale panoramica del suo primo Festival.

Ieri sera Matteo Romano ha incominciato il suo percorso artistico al Festival di Sanremo, presentando la sua “Virale“. Questa mattina il giovane cantautore cuneese ci ha tenuto ad incontrare i giornalisti in una conferenza stampa su Zoom direttamente dalla sua camera d’albergo per raccontare la sua emozione e le sue sensazioni dopo aver rotto il ghiaccio sul palco più importante per un artista italiano.

«È stata un’emozione incredibile, che ho cercato di incanalare nell’esibizione, perché “Virale” è un brano che richiede anche questo alto grado di coinvolgimento emotivo da parte dell’interprete. – ha dichiarato Matteo, visibilmente emozionato anche solo nel ricordare la serata di ieri – È un brano in cui credo molto, quindi sono contento di averlo reso alla perfezione nell’esibizione. Poi prima di esibirmi Laura Pausini, che aveva il camerino vicino al mio, mi ha chiesto un video per sua figlia che è una mia grande fan. È stato un ribaltamento della situazione che mi ha reso orgoglioso e mi ha dato grande fiducia prima di salire sul palco».

Un’esibizione “divisa a metà”, con Matteo che ha raggiunto Amadeus sul palco con una grande emozione in corpo, che si è trasformata in grande padronanza scenica una volta che l’orchestra ha iniziato a suonare, dimostrando una grande personalità. «Ero molto emozionato ma anche molto carico, non provavo terrore. Amadeus è stato molto carino a venirmi vicino e a presentarmi in modo da mettermi pienamente a mio agio. Poi quando è partita la musica ho cercato di farmi trascinare, soprattutto per valorizzare la mia canzone». Il percorso di Matteo è stato del tutto particolare, praticamente unico nella scena musicale italiana di oggi, passando dal completo anonimato all’Ariston sfruttando le enormi potenzialità dei social (TikTok su tutti, che ha reso la sua “Concedimi” un’autentica hit). «È successo tutto molto velocemente ma ho cercato di mantenere il più possibile una coerenza artistica di fondo. Prima di tutto deve sempre venire la musica, a prescindere dalla platea in cui la si svolge, che sia essa virtuale o tradizionale come qui a Sanremo. Il Festival era il mio obiettivo già al momento di firmare il contratto con la mia casa discografica e sono estremamente contento di aver raggiunto questo palco, realizzando un mio grande sogno». Parole da artista navigato, che sono oggi possibili per il timidissimo Matteo anche grazie all’esperienza della scorsa estate come artista di apertura dei concerti di Emma Marrone, anche lei in gara a Sanremo quest’anno e “prima fan” di Matteo. «L’esperienza con Emma è stata molto formativa, mi ha dato una grande consapevolezza nei miei mezzi, che ho affinato nei mesi successivi anche prendendo delle lezioni di presenza scenica, che spero si vedano sul palco».

Venendo poi alla scelta della cover del venerdì (“Your Song” di Elton John) e all’artista che lo affiancherà sul palco (Malika Ayane), Matteo si è così espresso: «Il brano che ho scelto è un classico senza tempo che però ritengo molto coerente con il mio percorso. Vuole essere un omaggio ad un artista in cui mi rispecchio molto, senza ovviamente la pretesa di confrontarmi con lui. Anche lui scrive canzoni d’amore struggenti, anche lui suona il piano e sa adattarsi a qualsiasi stile possa suonare moderno e fresco. Inoltre volevo portare un brano in inglese anche per differenziarmi e “Your Song” è una delle ballate più belle mai scritte. Anche nella scrittura, Elton John riesce sempre ad essere molto semplice e immediato, esprimendo concetti profondi in modo estremamente efficace, ed è quello che ambisco a fare anche io nello scrivere i miei brani. Su Malika, lei è un’artista pazzesca, una delle voci più belle che ci sono oggi in Italia e l’ha dimostrato anche ieri sera. Non vedo l’ora di dividere il palco con lei». Tra i progetti futuri di Matteo ci sono ovviamente un’EP e un album, soprattutto per raccogliere insieme tutto il percorso di crescita artistica, soprattutto in termini di varietà di registri, attuato in questi quasi due anni.

Il Festival di quest’anno non sembra al momento premiare molto i giovani, i tre artisti esordienti che provengono da Sanremo Giovani (Matteo nella classifica generale della sala stampa è diciassettesimo, gli altri due sono terzultimo e penultimo). Matteo però non fa drammi: «Probabilmente non siamo riusciti ad arrivare molto alla stampa in queste due serate, ma sinceramente credo di parlare a nome di tutti e tre quando dico che per noi è già un sogno essere qua e che la classifica conta fino ad un certo punto. Siamo tre artisti che portano stili molto diversi, e credo che in futuro ci sarà sicuramente la possibilità di emergere per tutti e tre». Non si dica però che Matteo vuole essere un esempio per i suoi coetanei: «Sinceramente sento molto il peso di questo palco, ma non mi ritengo un modello per i ragazzi della mia età. Il mio obiettivo è portare la mia storia sul palco, far capire che anche se si è timidissimi e fino ai diciott’anni si canta nella propria cameretta si può andare lontano. Mi piacerebbe che emergessero dalle mie esibizioni l’autenticità e la semplicità che credo di incarnare, senza altri fattori come la voglia di essere un esempio per gli altri». Matteo, però, oltre ad essere un artista, rimane anche uno studente universitario e quando gli si chiede come riesce a dividersi tra questi due mondi apparentemente inconciliabili, ha le idee molto chiare. «Cerco di vivere la mia esperienza artistica in modo il più possibile distaccato, come se vivessi in due mondi paralleli, con da una parte lo studio e dall’altra la musica. Credo che questo sia l’unico modo per cercare di fare bene entrambe le cose».

Tra gli artisti in gara quest’anno Matteo ha affermato di aver amato particolarmente le canzoni di Mahmood e Blanco («Mi sento molto vicino a loro come poetica e stile»), Noemi («Elegante»), Emma («Raffinata») ed Elisa («Lei arriva sempre»). In ultimo Matteo ci ha tenuto a sottolineare quanto percepisca e sia importante per lui in questi giorni l’affetto che proviene dalla sua Cuneo. «Resto sempre molto legato alle mie radici. Cuneo mi ha permesso di portare avanti la mia passione in una sorta di bolla protettiva, facendomi rimanere con i piedi per terra e allo stesso tempo incoraggiandomi a perseguire i miei sogni. Sento tantissimo l’affetto e il fermento che si prova in città in questi giorni e ne sono orgoglioso e grato. Cuneo sarà per sempre vicina al mio cuore e vorrò sempre ritornarci».