Laura Menardi (Grande Cuneo): “Basta con i negazionismi sulle Foibe”

9 febbraio 2022 | 18:58
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Laura Menardi (Grande Cuneo): “Basta con i negazionismi sulle Foibe”

La consigliera comunale di minoranza in una nota esprime tutto il suo disappunto nei confronti di chi nega la gravità dei massacri avvenuti in Istria e Dalmazia tra il 1943 e il 1946 alla vigilia del Giorno del Ricordo che li commemora.

Domani si celebra in tutta Italia il Giorno del Ricordo, nato dalla necessità di commemorare una delle pagine più tragiche della storia del nostro Paese, quella dei massacri delle Foibe, avvenuti in Istria e Dalmazia tra il 1943 e il 1946. A Cuneo e nella Granda saranno moltissime le iniziative volte a celebrare a dovere questa ricorrenza. Tuttavia sono ancora in molti coloro che prendono le distanze da questa tragedia, arrivando addirittura a negarne la gravità e la drammaticità. A tutti loro si è rivolta oggi la consigliera comunale di minoranza al Comune di Cuneo Laura Menardi (lista Grande Cuneo), che in una nota ufficiale ha scritto queste parole.

«A proposito del Giorno del Ricordo dei massacri accaduti in Istria e Dalmazia nel periodo tra il 1943 ed il 1946 comunemente noti come Foibe, dove il Comune di Cuneo invita lo storico Gobetti, controverso sulle sue posizioni a riguardo dei fatti storici. Nell’ordine del giorno approvato dal Comune di Cuneo nel febbraio 2021, a cui, dopo ampia discussione, tutte le forze di maggioranza e parte della minoranza avevano approvato il documento presentato da Grande Cuneo, Fratelli d’Italia e Lega. In tale ordine del giorno si riportavano le parole del presidente della Repubblica Mattarella espresse il 9 febbraio 2020 “le foibe furono una sciagura nazionale, alla quale i contemporanei non attribuirono – per superficialità o per calcolo- il dovuto rilievo. Esistono ancora piccole sacche di deprecabile negazionismo militante, ma oggi il vero avversario da battere, più forte ed insidioso, è quello dell’indifferenza, del disinteresse, della noncuranza, che si nutrono spesso della mancata conoscenza della storia e dei suoi eventi.”

Si evidenziava come, il Comune di Cuneo, non poteva non riconoscersi nelle parole del Presidente della Repubblica e aveva, ed ha, il dovere morale e civile da un lato di condannare apertamente e senza condizioni pregresse tali massacri e dall’altra di ricordare le vittime di tale odio. Ed infine si impegnava la Giunta Comunale ed il Sindaco a assumere iniziative per ricordare la memoria di Angelo Adam e della sua famiglia e di Norma Cossetto in quanto vittime e condannare, dissociandosi pubblicamente da ogni associazione e/o istituzione che nega apertamente e pubblicamente la realtà di quanto accadde nei massacri accaduti in Istria e Dalmazia nel periodo tra il 1943 ed il 1946 comunemente noti come Foibe.

Si ricorda che l’ordine del giorno consiste nella espressione di un voto politico che determina istruzioni e direttive al Sindaco e alla Giunta e riveste forma di deliberazione, cioè decisione. Nello scarso ruolo e spazio conferito, purtroppo, oggi, alla democrazia rappresentativa, considerata la disaffezione diffusa dei cittadini all’operato degli organi collegiali che “dovrebbero” raffigurare la massima espressione pluralista della società, mi chiedo se questa scelta ed ulteriore apparente capovolta dell’amministrazione comunale in carica, sia un’operazione coerente! Ai posteri l’ardua sentenza».