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Dall’Europa a Savigliano: l’anno di Natasa e Ainhoa in Oasi Giovani

23 febbraio 2022 | 08:45
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Dall’Europa a Savigliano: l’anno di Natasa e Ainhoa in Oasi Giovani
Dall’Europa a Savigliano: l’anno di Natasa e Ainhoa in Oasi Giovani
Dall’Europa a Savigliano: l’anno di Natasa e Ainhoa in Oasi Giovani

Due giovani, di Ungheria e Spagna, hanno trascorso 12 mesi a Savigliano nell’ambito di un progetto di volontariato europeo

Sono arrivate un anno fa dall’Ungheria e dalla Spagna, per dodici mesi hanno portato a Savigliano un “respiro europeo” partecipando con impegno alle diverse attività di Oasi Giovani, ed ora sono ripartite. Sono Natasa e Ainhoa, due giovani ragazze che hanno preso parte al progetto di volontariato europeo “European Solidarity Corps”, iniziativa dell’Unione europea che offre ai giovani opportunità di lavoro o di volontariato nel vecchio continente.

Natasa, ungherese, stava studiando filologia all’università, quando ha trovato il bando dell’iniziativa su internet e ha scelto di candidarsi. «Oasi Giovani – spiega – mi sembrava il posto ideale. I primi tempi ho provato un po’ tutte le attività dell’ente, poi ho collaborato soprattutto con gli operatori della comunità genitore-bambino, del progetto “Oceano” e del centro educativo post-scolastico. Ho imparato moltissimo: per una persona che voglia lavorare nel sociale è l’esperienza ideale. Mi ha colpito quanto sia attiva Savigliano, piena di associazioni e di ragazzi con voglia di impegnarsi per la comunità».

Anche grazie a questa esperienza, Natasa sogna di continuare a lavorare nel sociale e con gli adolescenti. «Essendo volontariato – aggiunge la ragazza – lo scopo è “dare”, ma ho ricevuto tantissimo. Questo anno mi arricchita non solo professionalmente ma anche umanamente. Il Piemonte mi piace: ora vado a casa, ma in un modo o nell’altro… tornerò!».

Ainhoa viene da Santiago de Compostela, ed è capitata a Savigliano dopo aver fatto già altre esperienze all’estero. «All’inizio – afferma – ho lavorato un po’ su tutti i servizi offerti da Oasi Giovani, ma alla fine ho deciso di concentrarmi sul centro educativo post-scolastico. Una delle cose per cui sono più grata è di aver avuto l’opportunità di lavorare con bambini e ragazzi. Per me non c’è soddisfazione più grande che essere stata la loro figura di riferimento durante questi mesi e aver contribuito alla loro crescita ed educazione».

«Per quanto riguarda l’esperienza saviglianese – precisa Ainhoa – devo essere sincera e dire di non essermi particolarmente trovata a mio agio. Ho comunque incontrato belle persone che hanno reso la mia esperienza più piacevole. È con queste ultime con cui spero di riuscire a coltivare la bella amicizia che è nata in Italia».

Entrambe, Natasa e Ainhoa, affermano di partire da Oasi Giovani diverse da come erano arrivate, arricchite e con un grande bagaglio di esperienze. «Se consiglieremmo un’esperienza del genere ad altri giovani? Assolutamente sì!».

Commenta il presidente di Oasi Giovani Gianfranco Saglione: «Siamo molto soddisfatti che il nostro ente accolga giovani nell’ambito di questo progetto europeo. Un’iniziativa che ci “apre” al mondo e ci consente di allargare i nostri orizzonti. Ci auguriamo, a breve, di poter ospitare altri ragazzi e, perchè no, di mandare noi alcuni dei nostri ragazzi in Europa».