Consiglio Regionale, approvato l’ordine del giorno di Bongioanni sulla transizione ecologica

22 febbraio 2022 | 20:00
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Consiglio Regionale, approvato l’ordine del giorno di Bongioanni sulla transizione ecologica

Il presidente del Gruppo consiliare di Fratelli d’Italia: “Serve un modello graduale che avvii uno snellimento normativo per gli iter autorizzativi e la concertazione totale con il mondo produttivo”.

È stato approvato l’ordine del giorno di Paolo Bongioanni, presidente del Gruppo consiliare di Fratelli d’Italia,  teso a chiedere alla Giunta del Piemonte di promuovere, presso gli enti nazionali preposti e l’Unione Europea, un modello graduale di transizione ecologica non ideologico a priori e che sappia coniugare la salvaguardia dei posti di lavoro (a partire dal settore dell’automotive) con l’avvio di un serio programma di semplificazione normativa per gli iter autorizzativi per la realizzazione degli investimenti verdi previsti dalla Regione e inerenti alla programmazione dei fondi comunitari 2021-2027.

Infatti, in base ai dati espressi da Terna, i consumi elettrici in Italia in base al tipo di attività sono stati così ripartiti nel 2020: 44,1% industria (125,4 TWh); 30,2% servizi (85,8 TWh); 23,3% domestico (66,2 TWh); 2,2 % agricoltura (6,3 TWh). Sempre secondo le statistiche di Terna relative alla produzione nel 2020 di energia elettrica, in Italia il 66,7% di essa è derivato dal termoelettrico, il 17,6% dall’idroelettrico, l’8,9% dal fotovoltaico, il 6,7%  dall’eolico. In più, il report del Ministero della Transizione Ecologica riguardo alla situazione energetica nazionale nel 2020 ha confermato la dipendenza degli approvvigionamenti delle materie prime dai Paesi extraeuropei, la forte dipendenza dalle centrali termoelettriche e l’assenza di strategie inerenti all’energia atomica, rifiutata a seguito degli esiti referendari del 1987 e del 2011.

Tuttavia, fa notare Bongioanni, “nell’ambito della lotta ai cambiamenti climatici, lo scorso 2 febbraio la Commissione UE ha approvato un documento delegato complementare sul clima che ha incluso, a condizioni rigorose di sicurezza, attività specifiche nel settore dell’energia nucleare e del gas naturale nell’elenco delle attività economiche coperte dalla tassonomia della UE. Tali fonti energetiche sono ritenute in linea con gli obiettivi climatici europei e quindi anche in Italia è necessario arrivare a una riconsiderazione della possibilità dell’energia atomica come fonte possibile di approvigionamento energetico a lungo termine. Al fine di tutelare le attività produttive, è indispensabile accompagnare la transizione ecologica in modo graduale, evitando strappi violenti, come quello imposto dalla commissione UE, che prevede entro il 2035 lo stop ad ogni produzione di veicoli a combustione interna”.

Infine, allo scopo di registrare una vera accelerazione nei progetti green, “appare urgente che il legislatore nazionale provveda a una seria semplificazione burocratica e amministrativa degli iter procedurali sulle autorizzazioni ambientali e paesaggistiche per gli investimenti verdi come, ad esempio, la realizzazione della rete piemontese di invasi per lo stoccaggio idrico o di biodigestori e impianti di trattamento rifiuti di ultima generazione”.