Borio risponde a Boselli su contributi a comitati quartiere: “problema strutturale, non economico”

20 febbraio 2022 | 16:10
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Borio risponde a Boselli su contributi a comitati quartiere: “problema strutturale, non economico”
Simone Borio

Il presidente del Comitato di quartiere San Paolo: “Sarebbe bello che si rivedesse la loro funzione utilizzandoli come “contenitori” di partecipazione e dibattito delle rispettive zone della città per provare ad avvicinare di più le istituzioni ai cittadini sempre più diffidenti verso quest’ultime. Spero che il dibattito si concentri in questa direzione e non si riduca in una mera questione economica”

Non è piaciuta a Simone Borio (presidente del comitato di quartiere San Paolo) la proposta del candidato sindaco Giancarlo Boselli di dare 5 mila euro all’anno ai comitati di quartiere cuneesi.

“In questi giorni – dichiara infatti Borio – leggo della proposta di un candidato sindaco di dare 5.000 euro all’anno ai comitati di quartiere. Penso sia arrivato il momento di discutere seriamente su quale sia il ruolo dei comitati. In questi anni ho fatto parte del comitato di quartiere San Paolo prima come consigliere e attualmente come presidente e ho potuto constatare come il ruolo di questi organismi sia marginale nella vita della comunità dei quartieri”.

“Il problema non è di carattere economico ma strutturale, cosa servono oggi i comitati di quartiere?” Si chiede Borio che aggiunge: “Questa è la domanda principale che si dovrà porre la prossima amministrazione. Attualmente i comitati non hanno voce in capitolo nelle scelte amministrative del territorio d’appartenenza e non vengono presi come punto di riferimento dalla cittadinanza che spesso non ne conosce nemmeno l’esistenza. Sarebbe bello che si rivedesse la loro funzione utilizzandoli come “contenitori” di partecipazione e dibattito delle rispettive zone della città per provare ad avvicinare di più le istituzioni ai cittadini sempre più diffidenti verso quest’ultime. Spero che il dibattito si concentri in questa direzione e non si riduca in una mera questione economica”.