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A Peveragno tanti progetti per chi percepisce il reddito di cittadinanza

20 febbraio 2022 | 18:13
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A Peveragno tanti progetti per chi percepisce il reddito di cittadinanza

L’assessore ai servizi alla persona Roberto Rubero: “Il fine non è quello di far lavorare i beneficiari per fargli “guadagnare la pagnotta”, per farli faticare “visto che lo stato li paga”  ma è quello di permettere loro di emanciparsi dalla condizione di isolamento e distanza sociale cui, purtroppo, si accompagna da sempre la povertà

Peveragno. Considerando che, nell’ambito dei Patti per il lavoro e/o per l’inclusione sociale, i beneficiari di Reddito di cittadinanza sono tenuti a svolgere Progetti Utili alla Collettività (Puc) nel Comune di residenza per almeno 8 ore settimanali, nei giorni scorsi il Comune di Peveragno, in collaborazione con il Consorzio Socio Assistenziale del Cuneese ed il Centro per l’Impiego di Cuneo, ha annunciato di avere attivato 6 progetti con valenza sociale, ambientale, inclusiva e culturale destinati ai percettori di Reddito di Cittadinanza.

“Il Patto per l’Inclusione – dichiara a Cuneo24.it l’assessore alle politiche per la persona Roberto Rubero ha come obiettivo quello di ridurre le distanze sociali ed economiche presenti nella collettività. Dal punto di vista economico, l’istituzione del Reddito di cittadinanza (RDC) si è rivelata una misura concreta, giusta ed eticamente doverosa, che ha permesso a molte famiglie in difficoltà di sollevarsi dalle proprie condizioni di indigenza. Il solo aspetto economico però non è stato sufficiente a ridurre le distanze sociali e gran parte dei percettori di RDC ha continuato a rimanere ai margini della comunità e della società. Proprio per facilitare il processo di inclusione sociale dei soggetti più fragili ed emarginati, il Comune di Peveragno, in collaborazione con il Consorzio Socio-Assistenziale del Cuneese ed il Centro per l’impiego, ha deciso di attivare 6 Progetti di Utilità Collettiva (PUC) destinati ai percettori di reddito di cittadinanza da realizzarsi nel 2022″.

“Il fine utimo dei progetti – aggiunge Rubero – non è quello di far lavorare i beneficiari per fargli “guadagnare la pagnotta”, per farli faticare “visto che lo stato li paga”  ma è quello di permettere loro di emanciparsi dalla condizione di isolamento e distanza sociale cui, purtroppo, si accompagna da sempre la povertà. Recuperare alla società i soggetti più fragili, emarginati e discriminati, è una mission fondamentale per tutti noi. Solidarietà, rispetto ed inclusione dovrebbero sempre guidare le nostre scelte e, proprio per questo, i nostri progetti hanno una forte componente sociale, civile, ecologica ed inclusiva”.

“Un esempio in questo senso – conclude Rubero – è il progetto dal titolo “Le panchine dell’inclusione”  che, pur consistendo in un semplice lavoro di restauro di alcune panchine e nella costruzione di piccole cassette per la posta, ha importanti obiettivi sociali. Ogni panchina ristrutturata verrà dedicata ad una associazione per il rispetto dei diritti civili riprendendone i colori ed i simboli, veicolando un chiaro messaggio di rispetto e tolleranza. La cassetta della posta sarà collocata accanto alla panchina e dipinta coi medesimi colori. Chi vorrà, potrà scrivere le proprie esperienze, riflessioni ed opinioni sul diritto civile rappresentato ed imbucare la lettere che poi verranno lette e pubblicate sul sito comunale.  Il senso profondo di tutti i progetti è proprio questo, far riflettere su ogni discriminazione, stimolare l’inclusione ed il rispetto per gli altri, ridurre l’emarginazione, avere cura del contesto nel quale si vive, farsi carico del disagio dei soggetti fragili. Appena disponibili i nomi dei candidati partiremo coi progetti certi che il risultato sarà gradito ai cittadini di Peveragno”.