Il 30 novembre a Coumboscuro la premiazione del concorso artistico dedicato alla cultura occitana

18 novembre 2021 | 18:30
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Il 30 novembre a Coumboscuro la premiazione del concorso artistico dedicato alla cultura occitana

Alle ore 15 nella sede del Centre Prouvençal di Sancto Lucio si premieranno i vincitori del concorso “Uno terro, uno lengo, uno pople” 2021, dedicato alle produzioni artistiche di ogni tipo legate alla cultura provenzale.

Coumboscuro Centre Prouvençal annuncia la proclamazione dei vincitori del PREMIO CONCORSO “Uno terro, uno lengo, un pople” 2021 dedicato alla creazione letteraria / musicale / e in immagine, nelle varianti locali del provenzale alpino nelle Alpi sud occidentali del Piemonte, nelle Province di Cuneo e Torino e territorio della Regione Provenza..

La Festo de nosto lengo si svolgerà , a Sancto Lucio de Coumboscuro – valle Grana, Cuneo, sabato  30 novembre 2021, alle ore 15,00 presso la sede di Coumboscuro Centre Prouvençal. Il programma prevede la rimessa dei premi sezione adulti e sezione ragazzi, la lettura, l’esecuzione e la visione delle opere vincitrici. Seguirà un momento d’incontro.

La giornata è aperta a tutti gli amici e appassionati della civiltà alpina e delle lingue ancestrali, perché sia un momento di cultura e festa sulle tracce del Nobel letterario provenzale Frederì Mistral e del poeta Sergio Arneodo a cinque anni dalla scomparsa. La Premiazione sarà condotta come evento multimediale, dove si susseguiranno momenti di lettura, musica e cinema. Al termine una merenda con i prodotti della dolciaria Orso Bianco.

La Festo de Nosto Lengo è momento popolare aperto a concorrenti e  pubblico, per vivere un momento interamente in provenzale alpino. Ecco le sezioni di cui si sveleranno i vincitori 2021: poesia, prosa, musica e parole, arte figurativa, film. Il premio / concorso è dedicato alla creazione nelle varianti del provenzale alpino, parlato nelle valli dalle Alpi di Mondovì, passando per le valli di Cuneo, sino alle valli Pellice, Chisone e alta val Susa, in provincia di Torino. Queste sono, infatti, le zone di confine, che hanno ereditato per vicinanza territoriale e vicende sociali e storiche (commerci, emigrazione, transumanze…), il patrimonio linguistico dell’antica Provenza. Le varie parlate formatisi nelle differenti valli frontaliere sono valore aggiunto di cultura e civiltà da rivalutare. Nell’ultimo secolo si è assistito ad una graduale scomparsa delle parlate locali, che nella maggior parte dei casi, si regge sulla trasmissione orale. Recenti studi hanno indicato che delle circa 6.000 lingue nel mondo: tra trent’anni, ne saranno scomparse la metà.