Cuneo, il 25 novembre la manifestazione contro la violenza sulle donne

22 novembre 2021 | 19:30
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Cuneo, il 25 novembre la manifestazione contro la violenza sulle donne

Nella Giornata internazionale contro la violenza sulle donne, alle 19 di fronte al Municipio, le associazioni “Non una di meno” e Grandaqueer LGBT+ porteranno anche a Cuneo l’inno di protesta delle manifestanti cilene “Un violador en tu camino”.

Cuneo. Il prossimo giovedì 25 novembre, Giornata Internazionale contro la violenza sulle donne, alle 19 di fronte al Municipio, le associazioni “Non una di meno” e Grandaqueer LGBT+ daranno vita ad una manifestazione per portare anche in Granda il proprio grido di protesta nei confronti di tutte le forme di violenza perpetrate ai danni delle donne.

Scrivono i promotori della manifestazione in una nota: «Il 25 novembre alle 19:00, per la giornata internazionale contro la violenza sulle donne, Non una Di Meno Cuneo  e Grandaqueer LGBT+  portano l’inno globale Femminista delle donne Cilene “Un violador en tu camino” a Cuneo, di fronte al municipio. 

Come nella protesta che migliaia e migliaia di donne cilene hanno cantato in faccia ad un paese – polizia sopra tutti – che assisteva connivente al dilagare delle aggressioni e delle violenze sessuali, e che a partire dal 2018 ha attraversato il mondo, vogliamo portare anche a Cuneo un momento di riflessionema anche di forza, un abbraccio collettivo. Con questo abbraccio vogliamo ribadire un concetto fondamentale: non esistono giustificazioni per chi commette abusi. Lo diciamo forte e chiaro: “lo stupratore sei tu, la colpa non è mia, nè dei miei vestiti”. 
Grandaqueer LGBT+ è lieta di partecipare a questa iniziativa: cinque giorni prima della Giornata contro la violenza sulle donne cade il TDoR – in cui le persone transgender commemorano le vittime di omicidi transfobici. La loro vicinanza fa riflettere sulle loro analogie; entrambe denunciano violenze su donne. Donne biologiche o trans, sono tutte vittime: categorie considerate DEBOLI. Vogliamo ribadire che non lo siamo, che le strade sicure le fanno le donne che le attraversano.  Crediamo che per cambiare la società serva un grande lavoro di educazione e di confronto. Non abbiamo bisogno della protezione di figure patriarcali, della polizia o dello stato – vogliamo essere liber* di esistere! In qualunque modo ognun* decida di essere. 
La violenza di genere permea la società ad ogni livello, e riduce al silenzio le vittime nelle famiglie, per le strade, nelle aule dei tribunali, nel Senato. Bruciano ancora gli applausi con cui alcuni politici, forti del loro privilegio eteropatriarcale, hanno insultato la dignità alle donne, della comunità LGBT, delle persone disabili, di tutt* quell* la cui emancipazione viene negata attraverso l’affossamento del ddl Zan. Noi allora chiediamo MOLTO PIÙ DI ZAN!!
Siamo stanch* del pinkwashing politico e sociale! Le politiche securitarie sono utili solo a portare una maggior repressione e divisione 
Riaffermiamo l’autodeterminazione sui nostri corpi e sulle nostre vite! Vogliamo educazione sessuale all’affettività e alla differenza di genere nelle scuole!
Vogliamo anche ricordare Michaela Apostolides, assassinata il 20 maggio 2020 proprio qua a Cuneo. Un segno concreto, se mai ce ne fosse stato bisogno, della violenza – privata, famigliare, sanitaria, istituzionale – perpetrata da un sistema sulle proprie vittime designate, o su ciò che considera meno “umano”».