Terminate le «Veglie peveragnesi» estive

8 settembre 2021 | 07:42
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Terminate le «Veglie peveragnesi» estive

«Come si faceva una volta, quando alla sera ci si ritrovava – nei cortili d’estate e nelle stalle d’inverno – per fare quattro chiacchiere tra amici e parenti e magari cantarne una, prima di andare a dormire»

Peveragno. Concepiti in collaborazione tra l’Associazione «Il Ricetto», la «Compagnia del Birùn», i «Gai Saber» e la Biblioteca, gran finale hanno avuto i quattro inviti peveragnesi ad «ëndà ën vie’ (andare alla veglia)», «Endouma en vie» («Andiamo alla veglia»), «come si faceva una volta, quando alla sera ci si ritrovava – nei cortili d’estate e nelle stalle d’inverno – per fare quattro chiacchiere tra amici e parenti e magari cantarne una, prima di andare a dormire».

Le serate estive, «distanziate», all’aperto, in «cortile» (sottotitolo «Vai a cantare in un altro cortile») si sono mostrate adatte allo scenario ancora «pandemico», tra «vaccini» e «varianti», mascherine e «green pass», quando ormai par chiaro che la «convivenza» con il «virus» non si prospetta breve… Dopo aver avuto, prima e dopo la pausa ferragostana, spazi «privati» (con sempre esauriti i trenta posti «prenotabili» a disposizione), si è «finito alla grande», questo martedì 7 settembre (in serata già «freschetta»), nel «cortile di tutta la Comunità peveragnese», quello di «Casa Ambrosino» (tra i partecipanti il sindaco Paolo Renaudi e la sua vice Vilma Ghigo), che ha concesso il doppio degli abituali possibili partecipanti prenotati (sessanta, tutti presenti).

Dopo la serata del 31 al «B&B RaRità» con protagoniste le «storie», ed i pupazzi, del «Birùn», stavolta la scena è stata della «Compagnia del Birùn», che ha offerto il «canovaccio» dell’appuntamento con lettura corale di passi del libro (prezzo di copertina 10 euro, offerto in omaggio a tutti i partecipanti) di Tomaso Cavallo, «Dalònh e belesì (lontano e qui)», raccolta di ricordi, nel piemontese locale, del professore peveragnese, classe 1950, insegnante di storia della filosofia alla Università di Pisa.

La pubblicazione era stata curata (sistemando la originaria «grafia personale»), quasi venti anni fa, nel 2006, dalla scomparsa Rita Viglietti, insieme ad Elena ed Antonio Giordanengo e a Costanza Grosso (nell’ambito del «Progetto Mistral», che partorì, con contributi di Comune, Comunità Montana e banche, anche riedizione delle «Memorie» del grande poeta provenzale ed una esposizione fotografica). Prose, poesie ed ironie di Cavallo sono stati spunti di tanti ricordi, chiacchierate («ciaciarade»), riscoperte di aspetti della vita tradizionale peveragnese (dalla espressione della religiosità alla scuola…), del rapporto tra le persone di quella che resta una Comunità coesa (in costante «dialogo vivace» con la vicina Boves), a volte litigiosa, ma impregnata di una sua cultura «popolare», «vera», antica…