Valasco, tanto bello quanto fragile!

Piano del Valasco: tanto bello quanto fragile! Luogo icona della Valle Gesso e delle Alpi Marittime ogni estate è visitato da migliaia di persone. Un numero elevatissimo di escursionisti che salgono per godere del paesaggio straordinario ma che racchiude in sé anche un valore naturalistico eccezionale, ai più sconosciuto.
Il Piano del Valasco ospita numerose torbiere, ambienti tra i più rari del Parco. Questi sono individuati come prioritari dalla Direttiva Europea 92/43/CEE “Habitat” nell’Allegato I, con la definizione di “torbiere alte attive con la presenza di sfagni e altre specie protette”. Habitat che sono a rischio estinzione a causa dei cambiamenti climatici e della pressione antropica (alpicoltura e turismo).

L’Ente che ha per finalità prioritaria la conservazione dell’ambiente naturale ha eseguito una serie di studi e di azioni indirizzate a migliorare l’utilizzo del pascolo. Ulteriore intervento, completato nei giorni scorsi, è legato alla comunicazione. Per segnalare l’importanza naturalistica dell’habitat del Valasco, il Parco ha recentemente sistemato pannelli informativi al Piano inferiore e superiore. Testi brevi, divulgativi, immagini per spiegare e condividere con i turisti l’importanza di conservare le aree umide di alta quota e le specie vegetali e animali legate ad esse legate.

Leggendo i pannelli si trova risposta a cosa sono le torbiere, gli sfagni, come si formano e a riconoscere animali e piante alcune delle quali sono carnivore. Insieme alle informazione l’escursionista trova anche qualche consiglio per evitare di danneggiare, anche inconsapevolmente, habitat così preziosi.
L’indicazione principale è di evitare di uscire dalla strada e dai sentieri, di sostare nei pressi del rifugio. Un piccolo impegno che può dare un grande risultato.