Libera Cuneo organizza la partecipazione alla Marcia della Pace 2021

30 agosto 2021 | 10:57
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Libera Cuneo organizza la partecipazione alla Marcia della Pace 2021

La camminata si terrà il prossimo 10 ottobre da Perugia ad Assisi. L’evento, che ha luogo ogni anno dal 1961, ha come slogan il detto inglese “I Care”, perchè la “Cura” verso gli altri è la nuova pace di oggi.

Sono aperte le iscrizioni per partecipare, assieme al presidio di Libera Cuneo, alla Marcia della Pace e della Fraternità 2021. La camminata, la cui prima edizione è stata organizzata da Aldo Capitini nel 1961, si svolgerà tra Perugia e Assisi il prossimo 10 ottobre. I partecipanti partiranno in pullman da Cuneo alle 23 del 9 ottobre e rientreranno in città nella nottata seguente. La quota di partecipazione e le modalità di pagamento verranno comunicate agli iscritti nei prossimi giorni, con i minorenni che dovranno consegnare la autorizzazione scritta da parte dei genitori. Per iscriversi è necessario essere in possesso del Green Pass e della mascherina, da tenere per tutto il corso del viaggio in pullman. Per l’iscrizione è necessario compilare il form a questo link. Una volta raggiunto il numero minimo di iscritti verrà organizzato il pullman e verranno date tutte le informazioni a quest’ultimi.

La Marcia di quest’anno ha come slogan il detto inglese “I Care” che lo scorso maggio la presidente della Commissione Europea Ursula Von der Leyen ha definito il nuovo motto dell’Europa, facendo eco ai numerosi discorsi di Papa Francesco in termini di contrasto alle diseguaglianze sociali. “La pandemia è ancora in pieno corso in tante parti del mondo; la crisi sociale ed economica è molto pesante, specialmente per i più poveri e vulnerabili; la crisi climatica sta peggiorando; malgrado questo – ed è scandaloso – non cessano i conflitti armati e si rafforzano gli arsenali militari. È tempo di ricominciare a lavorare per la pace!” scrivono gli organizzatori della Marcia 2021.

Da parte di tutti i partecipanti e i promotori dell’iniziativa emerge un coro unanime: i prossimi 10 anni saranno decisivi. “Il prossimo decennio sarà decisivo per scongiurare nuove pandemie; per fermare il cambiamento climatico; per mettere fine alle guerre, realizzare il disarmo e impedire una nuova guerra mondiale, per uscire dalla crisi sociale ed economica; per ridurre le ingiustizie e le disuguaglianze; per promuovere l’uguaglianza e la parità tra donne e uomini; per effettuare la transizione ecologica; per democratizzare la rivoluzione digitale; per prevenire e affrontare nuove grandi migrazioni, per realizzare l’Agenda 2030,…

Per costruire la pace è necessario vincere queste sfide. Ma non basteranno gli appelli. C’è bisogno di un nuovo, forte, diffuso impegno personale di tutte le donne e gli uomini che, dentro e fuori le istituzioni, vogliono aiutare le giovani generazioni a costruire una vita e un mondo migliore”.

Per far ciò occorre prima di tutto prendersi cura degli altri e del mondo in generale, come da slogan della Marcia 2021. “Cura delle giovani generazioni, cura della scuola e dell’educazione, cura degli altri, cura del pianeta, cura del bene comune e dei beni comuni, cura dei lavori di cura, cura della comunità e della città, cura dei diritti umani, cura dei diritti delle donne, cura della democrazia, della Repubblica e delle istituzioni democratiche dal quartiere all’Onu… C’è bisogno di una cultura, di una politica e di un’economia della cura. Questo è il tempo in cui tutti e tutte dobbiamo fare come don Lorenzo Milani e dire: I Care! Mi importa, mi sta a cuore.La pace non è solo assenza di guerra. La pace è vita. E la cura della vita è pace. Cura è dunque il nuovo nome della pace.

Aver cura vuol dire avere a cuore. Dobbiamo educare il cuore alla cura delle persone e delle cose. Senza confini. La cura è un “percorso di pace” e una “bussola”. Il “percorso” necessario per sanare le tante ferite aperte e la “bussola” che ci può guidare verso una vita e un futuro più umano”.

A partire dal 10 ottobre, dunque, con la Marcia Perugia-Assisi, si inaugura il “decennio della cura“.