Lauria: “Non farò il vaccino, potrò partecipare al Consiglio Comunale?”

30 agosto 2021 | 16:09
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Lauria: “Non farò il vaccino, potrò partecipare al Consiglio Comunale?”

Il consigliere di minoranza del Consiglio Comunale di Cuneo lancia una provocazione contro la “narrazione” che impone il Green Pass come chiave per un programma di vaccinazione coatta. “L’obiettivo è quello di far ragionare l’opinione pubblica su questo tema su cui spesso si nega un dibattito serio”.

“Non ho il Green Pass. Posso partecipare alle riunioni del Consiglio Comunale?” è questa la domanda provocatoria che ha lanciato  l’esponente della destra cuneese Beppe Lauria in un‘interpellanza che verrà discussa nel Consiglio Comunale di settembre. Il politico non si è vaccinato e ha definito allucinante la situazione che si è venuta a creare, vale a dire la narrazione del “vaccino miracoloso” da imporre attraverso subdoli ricatti a intere categorie sociali e professionali. “La provocazione è nata soprattutto per dimostrare solidarietà nei confronti di tutte quelle categorie che hanno pesantemente patito gli effetti della pandemia e che oggi sono di fatto obbligati a vaccinarsi per evitare di rinunciare ad una vita il più possibile normale. – spiega il consigliere comunale – Parlo di medici e infermieri, ma anche degli insegnanti, dei ristoratori, più semplicemente delle famiglie, dai bambini ai loro genitori”.

Le dichiarazioni di Lauria circa la possibilità di non partecipare ai Consigli Comunali, ovviamente, sono del tutto provocatorie. Non si è ancora parlato per niente della possibilità di estendere l’obbligo di Green Pass anche presso i rappresentanti politici di ogni livello, e verosimilmente non se ne parlerà nemmeno in futuro, data l’anticostituzionalità di una proposta del genere. Le sue dichiarazioni, dunque hanno come fine accendere una discussione presso l’opinione pubblica più che verso le istituzioni. “Non sono un no-vax, ma ritengo che chi scelga di vaccinarsi lo faccia perchè serenamente convinto di quanto stia facendo, non perchè indotto alla vaccinazione da una narrazione generalizzata non obiettiva, che presenta il vaccino come la salvezza assoluta da questa piaga. Tant’è che molti dei vaccinati, sentendosi completamente immuni dal virus, mettono in atto molte meno precauzioni rispetto a chi non ha il Green Pass, pur avendo anch’essi l’obbligo di rispettare tutte le norme di contrasto al Covid, dall’utilizzo della mascherina al distanziamento interpersonale. Temo che in questa situazione molte persone si vaccinino non perchè sono convinte a ricevere le dosi, ma perché la comunicazione da parte di tutti presenta il vaccino come miracoloso e chi si fa delle domande come no-vax o ignorante”.

A parere di Lauria esisterebbero altre soluzioni percorribili, meno invasive rispetto al vaccino. “È oggettivamente dimostrato che il tampone è già uno strumento molto efficace e sicuro per tenere sotto controllo il virus. Ma allora perchè non si rendono gratuiti i tamponi, come accade in molti paesi europei tra cui la Francia? E perchè la Regione Piemonte ha deciso di non investire sui tamponi salivari, molto meno fastidiosi rispetto a quelli nasali? Sono domande che mi pongo da mesi, ma nessuno è ancora riuscito a darmi una risposta soddisfacente“. Quella di oggi appare come una situazione piena di contraddizioni dal punto di vista del consigliere comunale: “Non capisco perchè se prendo un pullman che mi porta fuori regione ho bisogno del Green Pass mentre posso viaggiare liberamente nelle tratte cittadine. Trovo assurdo che i medici e gli infermieri, soltanto un anno fa definiti eroi, oggi rischino la sospensione dal lavoro e dallo stipendio se decidano di non vaccinarsi, pur essendoci ovunque carenza di professionisti sanitari. Idem per gli insegnanti e per gli studenti, minacciati di ritornare alla D.A.D. qualora non facciano il vaccino, per altro definito non molto sicuro per i bambini. Non è concepibile poi che i ristoratori, già fortemente danneggiati da un anno di chiusura forzata in cui non hanno ricevuto quasi niente, oggi debbano improvvisarsi membri delle forze dell’ordine controllando i Green Pass dei loro clienti. Inoltre, come se non bastasse, ci viene detto che anche chi è vaccinato può ammalarsi! Viviamo in un mondo veramente strano”.

Le parole chiave che stanno guidando le istituzioni nei loro provvedimenti di contrasto alla pandemia, secondo Lauria, sono “Narrazione e fretta. Si ha fretta di ritornare ad una situazione di normalità e perciò si è creata una narrazione per santificare i vaccini ed eliminare ogni forma di discussione o di contraddittorio. In questo modo si sta attuando una vera e propria imposizione indiscriminata sulla popolazione e io sono perchè ognuno sia consapevole fino in fondo di quello che fa, senza sentirsi obbligato a farlo per forza”. Una riflessione che, come già detto, punta a svilupparsi soprattutto nell’opinione pubblica.