Disobbedienza civile: Blengino (Radicali Cuneo) semina pubblicamente cannabis in casa

29 maggio 2021 | 11:10
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“Il proibizionismo ha evidentemente fallito, la lotta alle droghe leggere non ha senso.”

Il radicale Filippo Blengino ha seminato pubblicamente in casa, giovedì 27 maggio, due piante di cannabis come gesto di disobbedienza civile. L’azione, pubblicata sui social con un video, riprende iniziative simili di altri attivisti italiani. Il giovane militante ha poi annunciato che pubblicherà periodicamente immagini sull’evoluzione delle piante e le lascerà sui propri social “a disposizione della magistratura”.  In Italia la coltivazione di cannabis con un THC superiore a 0.5 (i semi di Blengino hanno un THC 40 volte superiore al limite) è reato ed è punita dall’art. 73 del Testo unico stupefacenti.

“Il proibizionismo ha evidentemente fallito, la lotta alle droghe leggere non ha senso.” – dichiara Filippo Blengino, che aggiunge: “Non basta combattere la mafia a parole e con commemorazioni, bisogna farlo concretamente. Legalizzare la cannabis significa smetterla di regalare miliardi di euro alla criminalità organizzata. In più si creerebbero nuovi posti di lavoro, si svuoterebbero le carceri e si semplificherebbe il lavoro dei Giudici, che avrebbero più risorse per combattere il crimine vero. In Italia sono oltre 6 milioni di cittadini che fanno uso regolare di cannabis, che a differenza di alcol e tabacco (altre droghe legali), non uccide.”

Al termine del video un gesto ironico: le piantine sono state “battezzate” Matteo Salvini e Giorgia Meloni, “in onore di due proibizionisti per eccellenza”.