Trote fario e iridea nei corsi d’acqua piemontesi: Bongioanni e Protopapa al lavoro

28 aprile 2021 | 08:44
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Trote fario e iridea nei corsi d’acqua piemontesi: Bongioanni e Protopapa al lavoro

Il presidente di Fratelli d’Italia in Consiglio regionale commenta: “Il divieto attuale rappresenta l’ennesima follia proveniente da Bruxelles. Perché non si pone invece un argine all’invasione dei cormorani e del pesce siluro?”

“Ancora una volta i garbugli dell’Unione Europea, stabiliti su un tavolo distante centinaia e centinaia di chilometri da casa nostra, vengono a imporre regole assurde. Il divieto di immissione della trota fario e della trota iridea nei nostri fiumi, pratica che si svolge da decenni, è la solita follia che proviene da Bruxelles e che il nostro Governo digerisce. Perché, piuttosto, non si combattono l’invasione dei cormorani, che devastano la nostra fauna ittica, e l’arrivo del pesce siluro nelle basse del Po e del Tanaro?”. Con queste parole Paolo Bongioanni, presidente del Gruppo di Fratelli d’Italia in Consiglio regionale, commenta la sua interrogazione rivolta all’assessore Marco Protopapa (delegato ad Agricoltura, Cibo, Caccia e Pesca) in merito al divieto di immissione delle trote Salmo Trutta (trota fario ceppo atlantico) e Oncorhyncus Mykiss (trota iridea) nelle acque piemontesi.

Un problema rispetto al quale la Regione Piemonte lo scorso 25 marzo ha avviato un iter per l’ottenimento dal Ministero dell’Ambiente di una deroga riguardo all’immissione di specie ittiche considerate alloctone, così da salvaguardare la stagione turistica e avviare uno studio approfondito sugli effetti che tali specie possono produrre sulla popolazione ittica autoctona, oltre a scoprire se siano ancora da ritenersi fortemente pericolose per la biodiversità ittica locale.

Paolo Bongioanni, ha anche chiesto all’assessore “se non sia possibile, vista l’importanza del comparto delturismo ittico per l’economia montana piemontese, un’interlocuzione anche col Ministero del Turismo al fine di sostenere e perorare la causa della deroga temporanea presso il Ministero dell’Ambiente” e “se sia possibile avviare, in collaborazione con il Ministero dell’Ambiente, l’ISPRA e le università piemontesi e la commissione consiliare competente, uno studio aggiornato, in modo da valutare e aggiornare la legge regionale 37/2006 sulla pesca e stabilire quale sia il grado di pericolosità delle specie menzionate per la biodiversità ittica piemontese e se tali specie (quantomeno la Salmo Trutta Fario ceppo atlantico) siano ancora da ritenersi una minaccia per la specie della trota marmorata autoctona”.

Il capogruppo di Fratelli d’Italia Piemonte ha infine richiesto una statistica aggiornata circa la presenza della trota marmorata e la proporzione numerica di tale specie rispetto alle trote fario e iridea. “Desidero ringraziare l’assessore Marco Protopapa, la cui risposta immediata va nella direzione auspicata, con l’intento di arginare e risolvere questo problema – ha concluso Bongioanni –. D’altra parte, si tratta di un argomento che rischia di creare, in un momento già terribilmente penalizzante per il sistema delle aziende e per il mondo del lavoro, un danno incalcolabile anche per tutti gli allevamenti di trote del Piemonte e per l’attività turistico-economica delle riserve di pesca”.