“Misure anti-inquinamento Piemonte ledono l’agricoltura”: lo sfogo di Maria Cristina Gasco, consigliere comunale di Mondovì

12 marzo 2021 | 15:12
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“Misure anti-inquinamento Piemonte ledono l’agricoltura”: lo sfogo di Maria Cristina Gasco, consigliere comunale di Mondovì

“Le misure adottate dalla delibera regionale sono al limite dell’applicabilità e, dove fattibili, lo sono con un importante aggravio di costi per le aziende agricole”

Maria Cristina Gasco, consigliere comunale di Mondovì, è intervenuta in queste ore sulla questione inquinamento ambientale, esternando alcune riflessioni che vi riportiamo di seguito.

“Quando si tratta di misure anti-inquinamento è per me difficile non essere completamente d’accordo, ma di fronte alle recenti norme emanate dalla Regione Piemonte, per ottemperare alle richieste della Unione Europea, non possono che sorgermi molti dubbi in merito. Già rispetto alle nuove disposizioni relative alle limitazioni sulla circolazione di una vasta gamma di veicoli mi sorgono molte perplessità, ma se poi guardo ai provvedimenti che riguardano l’agricoltura, da donna del mondo agricolo, rischiano di cascarmi anche le braccia.

I primi a volere la salvaguardia dell’ambiente siamo proprio noi agricoltori, perché è il mondo che viviamo ogni giorno in modo totale, ma auspichiamo che sia fatto in maniera sostenibile, soprattutto in un momento come questo dove, alle classiche problematiche del settore, si aggiungono quelle legate a una pandemia tutt’altro che finita. Ricordo, come semplice esempio, la questione del prezzo dei bovini, che non garantisce la giusta remunerazione rispetto ai costi di produzione, anche a causa dell’aumento delle materie prime, spesso e volentieri manovrato da operazioni finanziarie speculative.

Le misure adottate dalla delibera regionale sono al limite dell’applicabilità e, dove fattibili, lo sono con un importante aggravio di costi per le aziende agricole. Inoltre, è grave che queste siano state stabilite senza un preventivo confronto con le parti interessate. Sarà banale dirlo, ma basterebbe un po’più di buon senso e conoscenza delle pratiche adottate nei campi per fare delle norme più adeguate, coerenti e condivise.

Auspico vivamente che l’amministrazione regionale esegua modifiche sostanziali alle norme anti-inquinamento legate alla mobilità e, soprattutto, all’agricoltura, che siano volte alla vera salvaguardia del nostro ambiente, nel pieno rispetto delle realtà famigliari e di quelle delle aziende agricole piemontesi. Altrimenti si correrà il rischio che, come spesso accade, un provvedimento con tante norme, oggettivamente difficili da applicare e far rispettare, porti a risultato pari a zero. Spero che non sia così anche stavolta”.