Di Piazza in Piazza accusa: “Da Borgna visione schizofrenica su trasformazione verde”

19 marzo 2021 | 07:45
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Di Piazza in Piazza accusa: “Da Borgna visione schizofrenica su trasformazione verde”

“Visto quello che succede a Cuneo, il vecchio proverbio cinese citato dal Sindaco: “Se vuoi fare qualcosa di buono per il tuo pianeta pianta un albero “, richiederebbe una necessaria integrazione: ”Se vuoi fare qualcosa di buono per la tua città, comincia a non abbattere gli alberi che già ci sono e lascia perdere la storia che sono vecchi, malati, pericolosi o cresciuti nel posto sbagliato solo perché intralciano i tuoi progetti”

Scrive l’Associazione Di Piazza in Piazza.

“Quelli che viviamo sono tempi difficili e tutti noi abbiamo bisogno di essere rassicurati. In questo senso ci pare vogliano andare le parole del Sindaco Borgna nella sua lettera pubblicata su un settimanale cuneese: l’amministrazione è impegnata in grandi cambiamenti, sta lavorando per noi e tutto andrà bene.

Chiediamo scusa, ma questo continuo dire e ripetere che tutto andrà bene, questa frasetta consumata dall’aggravarsi della situazione sanitaria, ci rende diffidenti e non è perché siamo di Cuneo e per questo resistenti ai cambiamenti, ma perché la realtà ci insegna che i cambiamenti non sono tutti uguali, non sono tutti per il meglio e non tutti gli annunci sono seguiti da fatti coerenti.

Per questo se il Sindaco volesse davvero rassicurarci, se volesse davvero essere convincente dovrebbe farci capire quali siano i segni coerenti di cambiamento nelle due direzioni indicate nella sua lettera: la “trasformazione verde” ed i servizi ai cittadini.

Ci pare che sulla strada del rispetto ambientale abbiamo fatto dei passi avanti con la chiusura di una parte del viale Angeli, nella risistemazione di piazza d’Armi, ma controbilanciati da passi indietro con l’incongruo progetto del parcheggio sotterraneo in piazza Europa che sacrifica grandi cedri e l’assurda idea della piastra cementata nella ex caserma Montezemolo. Si ha l’impressione che la ”trasformazione verde” perseguita dal Sindaco manifesti nei fatti una visione schizofrenica che vuol costruire chilometri di piste ciclabili (per diminuire l’uso delle auto) “ma anche” attirare più auto nel parcheggio sotterraneo di una piazza centrale della città, pure finanziato con i soldi dei cittadini.

Visto quello che succede a Cuneo, il vecchio proverbio cinese citato dal Sindaco: “Se vuoi fare qualcosa di buono per il tuo pianeta pianta un albero “, richiederebbe una necessaria integrazione: ”Se vuoi fare qualcosa di buono per la tua città, comincia a non abbattere gli alberi che già ci sono e lascia perdere la storia che sono vecchi, malati, pericolosi o cresciuti nel posto sbagliato solo perché intralciano i tuoi progetti”

Quanto al tema dei servizi ai cittadini, Il Sindaco ci rassicura che il nuovo grande ospedale al Carle sarà garanzia di efficienza, eccellenza tecnologica e accessibilità a cure di qualità. Sarà onore e vanto della nostra città. Non si capisce perché il sindaco parli al futuro: l’ospedale di Cuneo è già un’eccellenza per noi e per la provincia tutta, lo è per legge regionale e per merito di chi ha tanto lavorato in anni.

Ci spieghi, il Sindaco, perché si lasci intendere che, se non costruiamo in modo dissennato al Carle, il nostro ospedale diventerà una struttura di serie B, schiacciato dalla concorrenza ospedaliera di Verduno, Mondovì, Savigliano o da chissà chi. La sentiamo nell’aria questa lotta, tutta politica, per l’ospedale a 5 stelle in un luogo invece che in un altro.

Come dice un proverbio africano, “Quando gli elefanti si combattono, a rimetterci è l’erba”. All’erba, cioè a noi utenti, interessa una rete di ospedali che collaborano fra loro per la cura e il benessere di tutti, pazienti e operatori e che siano integrati in una rete sanitaria, sociale ed economica del territorio.

Ed infine dobbiamo dire a noi stessi ed al Sindaco che, né lui né la sua amministrazione in scadenza, possono in alcun modo assicurarci che tra dieci-dodici anni, nell’attesa del “nostro Verduno” al Carle, non ci ritroveremo ad avere, nell’ordine: un ospedale in decadenza, una serie di attività commerciali chiuse, un intero isolato della città con un enorme edificio abbandonato e un mega parcheggio sotterraneo in piazza Europa ancora più inutile. Su questi temi davvero nessuno può essere certo che tutto andrà bene, ciò che ci potrà salvare non saranno le rassicurazioni a buon mercato che il sindaco tenta di darci, ma solo un’Amministrazione capace di fare sintesi fra diversi punti di vista su temi importanti per la città”.