Ignoti manomettono la protezione antineve del Buco di Viso

26 novembre 2020 | 08:46
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Ignoti manomettono la protezione antineve del Buco di Viso

Danneggiati gli ancoraggi del trave in legno che tiene fissato il pannello protettivo, installato per evitare che la neve si accumuli nel tunnel

È stata segnalata al Parco del Monviso una manomissione alla protezione antineve installata in corrispondenza dell’accesso al Buco di Viso sul versante francese.

Ignoti hanno danneggiato gli ancoraggi del trave in legno che tiene fissato il pannello protettivo, installato ogni autunno per evitare che la neve si accumuli nel tunnel ostruendo il passaggio e recando danni alla struttura ripristinata nel 2014 in funzione di una migliore fruibilità di questo importante passo alpino. In considerazione della manomissione, la protezione risulta assolutamente precaria.

Il Servizio Tecnico del Parco del Monviso ha immediatamente preso contatto con i colleghi del Parco del Queyras per verificare la fattibilità di un intervento di ripristino: se, a causa delle condizioni meteo, i danni non fossero immediatamente riparabili la struttura di protezione sarà decisamente più debole nei confronti degli accumuli di neve, che potranno creare ulteriori disagi a causa della pressione esercitata sulla protezione ora non più fissata in modo ottimale. Ciò favorirà la possibilità che la neve entri nel tunnel, da dove sarà molto più lungo e faticoso rimuoverla per l’avvio della prossima stagione escursionistica.

«Dispiace constatare che ci sia ancora qualcuno capace di atti di vandalismo del genere, resi ancora più inspiegabili in quanto commessi in natura e a 3.000m di quota, – commenta il Presidente del Parco del Monviso, Gianfranco Marengo – che non solo danneggiano una proprietà collettiva ma che arrecano un danno a tutti gli amanti della montagna e ai frequentatori del Giro del Monviso, che molto probabilmente patiranno le conseguenze di una ritardata apertura del Buco di Viso».

La chiusura stagionale viene effettuata ogni autunno a scopo protettivo; nel 2020 era stata fatta lo scorso martedì 13 ottobre da parte degli operai forestali del Settore Tecnico di Cuneo della Regione Piemonte, d’intesa con il Parco del Monviso e il Parco del Queyras.