Beinette. IV Novembre celebrato a distanza ma non dimenticato

4 novembre 2020 | 09:30
Share0
Beinette. IV Novembre celebrato a distanza ma non dimenticato

Il sindaco Lorenzo Busciglio, nella giornata della “Festa delle Forze Armate e dell’Unità Nazionale”, molto sentita negli ultimi anni a Beinette e in generale nei centri ai piedi della Bisalta, invita la cittadinanza a riservare un pensiero ai caduti della Grande Guerra.

Mentre si sta discutendo della nuova “stretta” all’emergenza sanitaria da Covid-19, in costante peggioramento, il sindaco di Beinette, Lorenzo Busciglio, ha rilasciato una dichiarazione di celebrazione della fine della Prima Guerra Mondiale, argomento da sempre, e soprattutto negli ultimi anni, molto sentito dai beinettesi.

«Il 4 novembre di centodue anni fa (1918) finiva quella che venne chiamata, per le sue conseguenze nella storia mondiale e per la perdita di vite umane, la “Grande Guerra”. Lo Stato italiano ha riconosciuto questa giornata “Festa delle Forze Armate e dell’Unità Nazionale”. Mai come oggi è opportuno ricordare questa ricorrenza, per riconquistare la speranza nel futuro del nostro Paese.

Il Comune di Beinette, impossibilitato dalle condivisibili restrizioni imposte dalla Prefettura, quest’anno celebra il 4 novembre non in presenza, ma  invitando tutti i cittadini a stringersi con il pensiero attorno all’Altare dei Caduti, per ricordare coloro che nei conflitti bellici persero la vita e per sentirsi vicini alle famiglie che stanno vivendo con particolari difficoltà e dolore questo periodo» queste le parole del Primo cittadino.

La ricorrenza, in questi ultimi anni (molto valorizzata dalla Presidenza della Repubblica di Carlo Azeglio Ciampi), mai è stata trascurata nei centri ai piedi della Bisalta (sia Peveragno, che vi ha dedicato momento di approfondimento storico con scolaresche, che Boves, dove molta sensibilità a riguardo mai ha nascosto il sindaco Maurizio Paoletti). Anche per il loro ruolo importante nel conflitto e le tante perdite avute, in prima fila sono sempre stati i «Gruppi Alpini» locali, e la Associazione Nazionale.