Saluzzo onora il generale Dalla Chiesa: cerimonia alla presenza del ministro della Difesa

27 settembre 2020 | 11:39
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Inaugurato il monumento alla memoria dello storico esponente dell’Arma dei carabinieri. Il ministro Lorenzo Guerini: “Dalla Chiesa anteponeva il bene comune ad ogni altro interesse e la sua impronta e il suo ricordo sono rimasti impressi nel cuore di tutti. Il suo fulgido esempio trasmette a tutti noi ispirazione, richiamo ai valori e all’impegno quotidiano”

“Uno dei figli più illustri di Saluzzo”: così il sindaco della cittadina cuneese, Mauro Calderoni, ha ricordato il generale Carlo Alberto Dalla Chiesa in occasione del centenario della sua nascita, ricordato con una celebrazione pubblica alla quale sono intervenute autorità politiche, militari e religiose illustri.

Fra gli altri, a Saluzzo erano presenti il vicepresidente della Provincia di Cuneo, Flavio Manavella, il presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio, il Comandante generale dell’Arma dei carabinieri, Giovanni Nistri, e, soprattutto, il ministro della Difesa, Lorenzo Guerini.

Proprio quest’ultimo ha asserito: “A soli 22 anni, Dalla Chiesa decise di indossare l’uniforme dei carabinieri e di intraprendere un cammino al servizio dello Stato che lo portò a toccare moltissime città italiane, con ruoli diversi l’uno dall’altro. Egli anteponeva il bene comune ad ogni altro interesse e la sua impronta e il suo ricordo sono rimasti impressi nel cuore di tutti. Il suo fulgido esempio trasmette a tutti noi ispirazione, richiamo ai valori e all’impegno quotidiano”.

Gli ha fatto eco il governatore piemontese Cirio, che ha rivolto “un ringraziamento ai carabinieri che negli oltre 1200 Comuni del Piemonte lavorano quotidianamente con professionalità. Oggi quest’inaugurazione ci consente di dirlo e di fare sì che una celebrazione sia un momento non soltanto per ricordare un eroe che c’era, ma che c’è ancora. Ci sono tanti generali Dalla Chiesa nel nostro Paese, oggi. E noi dobbiamo rispettarli e metterli nelle condizioni di svolgere al meglio il loro operato”.

Flavio Manavella ha quindi sottolineato che “tra 20, 50, 100 anni, questo monumento sarà avvicinato da persone che verranno a Saluzzo, magari per la prima volta, e lo assoceranno alla figura di Carlo Alberto Dalla Chiesa”, mentre il Comandante generale dell’Arma dei carabinieri, Giovanni Nistri, ha affermato: “Ho visitato centinaia di caserme e in moltissime c’è l’immagine, sorridente ma austera, del generale Dalla Chiesa”.

È quindi intervenuto il professor Nando Dalla Chiesa, figlio del compianto generale: “Credo che le qualità di questo bellissimo monumento comunichino immediatamente i valori di mio papà. A cominciare dalla sua firma, così credibile. Ovunque. Tutto sommato il nostro mondo, la nostra realtà, si costruiscono con le firme. In un giorno feriale in Italia vengono apposte decine e decine di migliaia di firme. L’unico modo per combattere la mafia è certificare con la firma il vero. Solo ed esclusivamente il vero”.

La cerimonia si è conclusa con l’esecuzione dell’inno nazionale e con un lungo e sincero applauso da parte dei presenti, idealmente suggellato dalla frase ricordata a inizio mattinata da Mauro Calderoni, primo cittadino di Saluzzo (che giovedì 24 settembre ha insignito l’Arma dei carabinieri della cittadinanza onoraria), e pronunciata in vita dal generale Carlo Alberto Dalla Chiesa:Se è vero che esiste un potere, questo potere è solo quello dello Stato, delle sue istituzioni, delle sue leggi. Non possiamo oltre delegare questo potere né ai prevaricatori, né ai prepotenti, né ai disonesti”.