Peveragno, restauri a San Roc «da Val»

28 settembre 2020 | 08:48
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Peveragno, restauri a San Roc «da Val»
Peveragno, restauri a San Roc «da Val»
Peveragno, restauri a San Roc «da Val»

Intervento sull’affresco quattrocentesco del «Protettore» dalle epidemie di peste

Scrive il Comitato della chiesa peveragnese di San Roc «Da Val».

«In questo anno 2020 così triste per la pandemia ancora in corso, vogliamo sottolineare una piccola nota positiva: sulla parete della cappella dedicata a San Rocco, protettore contro le epidemie (allora di peste, soprattutto, ndr), sono stati restaurati gli affreschi esterni databili a fine Quattrocento e attribuiti a un anonimo pittore di ambito monregalese. Il dipinto situato nel primo nucleo dell’edificio, poi allargato verso destra, si articola in due scene: sul pilastro sinistro la figura di un santo, in abiti domenicani e con un lungo bastone (forse  San Domenico), su sfondo ocra decorato a racemi vegetali, sotto il quale emergono due figure poco decifrabili; verso destra la figura di San Rocco, di grandi dimensioni, che assiste un gruppo di persone di dimensioni più ridotte inginocchiate in venerazione, probabilmente davanti alla Vergine di Misericordia o Madonna del Manto, invocata contro il dilagare dei flagelli , della quale oggi si scorge solamente una mano, in atto di sollevare il mantello. Oltre la porzione centrale, sulla destra, è collocata Maria Maddalena penitente con i lunghi capelli biondi che la ricoprono come un manto.
Purtroppo per troppi anni i preziosi affreschi sono stati poco valorizzati e molto trascurati e non è stato possibile reperire riproduzioni pittoriche o fotografiche o altra testimonianza dello stato di conservazione degli stessi nei secoli passati per poterli arricchire con eventuali  altri personaggi.
Dopo un non semplice iter iniziato a settembre 2018, il nostro Comitato Volontari in collaborazione con il parroco don Luca Giaccaria e grazie al contributo della Fondazione CRC (Cassa Risparmio di Cuneo) e ai peveragnesi presenti ogni anno con le offerte, è stato possibile «salvare» gli antichi affreschi, per quanto possibile, sotto la vigile e competente sorveglianza della Soprintendenza alle Belle Arti.
Ora il restauro è completato e può essere ammirato da chi percorre il tratto di strada Peveragno- Beinette.
Un grande grazie alla Fondazione CRC e ai peveragnesi che ci hanno sostenuti, al dottor Giuseppe Tardivo per l’interesse dimostrato al nostro progetto, all’architetto Alberto Boccacci per aver seguito i lavori, all’impresario Renato Marchisio per aver offerto gratuitamente i ponteggi e alla restauratrice Luisa Torrero per l’ottimo lavoro svolto con precisione e professionalità.
Non può mancare un pensiero per don Albino Giordano, sacerdote di origine peveragnese,  celebrante per parecchi anni in occasione della festività di San Rocco e deceduto a Genova a fine agosto, per l’appoggio morale circa il monitoraggio della cappella e in particolare per i restauri del grande quadro, ora posto dietro l’altare, e degli affreschi esterni che ora abbelliscono la chiese».