Sanità territoriale albese

20 luglio 2020 | 14:07
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Sanità territoriale albese

Con l’inizio dell’operatività dell’ospedale “Pietro e Michele Ferrero” di Verduno la sanità albese avrà più punti di riferimento per la popolazione che potrà continuare ad avvalersi dei servizi sanitari anche in città

Ieri è iniziata l’attività all’ospedale “Ferrero” di Verduno, dopo l’apertura dovuta all’emergenza coronavirus durante la quale sono state ricoverate nella struttura persone contagiate dal virus. In questa fase sono molte le persone che si chiedono cosa resterà dell’attività sanitaria svolta nelle altre strutture presenti ad Alba. Al Ferrero, infatti, verranno effettuati tutti i ricoveri, gli interventi chirurgici e le prestazioni che richiedono i macchinari presenti in ospedale o che necessitano di un’assistenza particolare. Quindi, radiografie e le ecografie continueranno a essere effettuate nel reparto di radiologia del San Lazzaro, la risonanza magnetica sarà invece a Verduno. Le visite cardiologiche si faranno al San Lazzaro mentre gastroscopie e colonscopie, esami più invasivi, al Ferrero.
Saranno gli addetti del Centro unico prenotazioni che indicheranno ai pazienti dove recarsi per effettuare le visite richieste mentre chi aveva già prenotato una prestazione medica che nel frattempo dal San Lazzaro è stata spostata a Verduno verranno ricontattati dal Cup per le indicazioni del caso.

In sostanza, a restare sul territorio saranno tutte quelle prestazioni che non necessitano di un ambiente ospedaliero per poter essere svolte. Per cui al vecchio San Lazzaro ci saranno gli ambulatori specialistici di primo livello, il reparto radiologico e tutta una serie di servizi di cui usufruiscono abitualmente i cittadini, come il punto prelievi, con le ovvie restrizioni dettate dall’emergenza sanitaria.

Per quanto concerne l’ex convitto di via Vida, qui resteranno attivi gli sportelli amministrativi, gli ambulatori specialistici attualmente presenti e quelli in fase di avvio per i pazienti cronici, la medicina dello sport, l’ambulatorio infermieristico, la direzione del distretto sanitario e il servizio di vaccinazioni e di prevenzione. Nella sede di via Diaz, invece, rimarranno gli attuali ambulatori e il consultorio così come il servizio di riabilitazione rimarrà in via Toti, la neuropsichiatria infantile in via Como e la medicina legale in via Galimberti. Il Serd resterà in corso Michele Coppino e la guardia medica, attiva durante la notte e durante i giorni festivi, resterà nella sede della Croce Rossa in via Ognissanti.

Prossimamente, quando l’attivazione del Ferrero di Verduno sarà completata, l’intenzione è quella di trovare un luogo in cui accogliere tutti questi servizi scegliendo, probabilmente tra il San Lazzaro o una nuova struttura in uno spazio comunale, come quello dell’ex mattatoio di corso Michele Coppino.