DECRETO SALVA SALUMI |
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Coldiretti Cuneo: storico via libera all’origine in etichetta sugli insaccati

21 luglio 2020 | 16:28
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Coldiretti Cuneo: storico via libera all’origine in etichetta sugli insaccati

Importante passo in avanti per la difesa del Made in Italy e il Made in Cuneo. Con questa riforma 3 prosciutti falsi su 4 verranno smascherati. Il prossimo passo sono i prodotti ortofrutticoli.

La ministra per le Politiche agricole Teresa Bellanova ha firmato poco fa il Decreto interministeriale “salva salumi”, che rende obbligatoria l’indicazione di provenienza sui salumi. Questo grande passo è stato compiuto durante l’Assemblea dei Presidenti Coldiretti di tutte le province e regioni d’Italia e alla presenza anche del Ministro dello Sviluppo economico Stefano Patuanelli.

“In un momento difficile per l’economia è fondamentale portare sul mercato il valore aggiunto della trasparenza – evidenzia Roberto Moncalvo, Delegato Confederale di Coldiretti Cuneo – per combattere la concorrenza sleale al Made in Italy, con l’obbligo di indicare in etichetta l’origine di tutti gli alimenti”.

Si tratta di un traguardo molto importante per la Granda, che conta 800 aziende suinicole e quasi 900.000 capi allevati con un impegno sempre maggiore per la sostenibilità e una cura sempre più attenta ai dettami del benessere animale, che conferiscono grande qualità e genuinità alle carni, prevalentemente destinate alle filiere del Prosciutto di Parma DOP e del San Daniele DOP.

Il Decreto che introduce l’obbligo di indicare in etichetta l’origine delle carni suine trasformate è stato fortemente sostenuto da Coldiretti, da anni impegnata nella battaglia per la corretta informazione sull’origine degli alimenti in Italia e in Europa. L’estensione dell’obbligo ai salumi è una vittoria per 1,1 milioni di cittadini – ben 35.000 nella sola Provincia di Cuneo – che hanno firmato l’iniziativa dei cittadini europei Eat original! Unmask your food promossa da Coldiretti, Campagna Amica e altre Organizzazioni europee.

“Ora il nostro obiettivo – aggiunge Moncalvo – è di estendere l’etichetta anche ai prodotti ortofrutticoli trasformati, dai succhi di frutta alle marmellate ai legumi in scatola, per dare ulteriore valore al Made in Cuneo, senza dimenticare l’importanza di indicare, nei ristoranti, la provenienza della carne e del pesce serviti a tavola”.

A sostegno del Made in Italy Coldiretti è impegnata nella mobilitazione #MangiaItaliano che sta raccogliendo importanti adesioni, tant’è che, secondo un’indagine Coldiretti/Ixè divulgata in occasione dell’Assemblea di oggi, l’82% dei consumatori italiani privilegia nel carrello i prodotti tricolore per sostenere l’occupazione e l’economia nazionale in un momento particolarmente difficile per il Paese.