Gribaudo chiede 10 mila ispettori nelle aziende. Paoletti: “meglio 10 mila euro alle aziende”

“Sappiamo che una nuova curva di contagi è dietro l’angolo, se sui luoghi di lavoro non si manterranno distanze e protezioni, e ciò potrà accadere da lunedì fino al giorno in cui la scienza e la medicina non metteranno il virus sotto controllo, non sappiamo se vicino e lontano” scrive la parlamentare cuneese. “Forse non moriremo di Covid ma di burocrazia” risponde il coordinatore provinciale di Forza Italia
“Bisogna tornare al lavoro. Serve al Paese, serve alle persone. Mai come dopo quest’emergenza il lavoro sarà “cittadinanza”, e mai come ora serve poter lavorare in sicurezza. In questo Primo Maggio, propongo al governo: assumiamo 10.000 ispettori del lavoro, distribuiti dalle ASL al livello centrale, per mettere davanti la salute di tutti. Lunedì tante aziende dovranno riaprire “in sicurezza”, ma sappiamo bene che le regole non bastano. Il lavoro fatto fino ad oggi è stato importante, a partire dal protocollo fra parti sociali di metà marzo, che prosegue con le linee guida a cui lavora il governo. Serve, però, il controllo, perché tutti facciamo attenzione e nessuno possa pensare di risparmiare sulla salute degli altri. Questo vale per il Covid quanto per ogni altra situazione di insicurezza: ricordiamo bene i numeri dei morti sul lavoro che ogni anno superano il migliaio, sappiamo come siano in crescita le malattie professionali” scrive la deputata cuneese Chiara Gribaudo in un articolo pubblicato nella giornata di ieri su Repubblica.it.
“L’organico degli Ispettori del Lavoro – scrive ancora Gribaudo – è tremendamente inferiore a quello che sarebbe necessario per poter garantire una presenza che contribuisca anche e soprattutto alla prevenzione. Lo è da tempo, da troppo tempo, ma quest’anno i nodi verranno al pettine, in azienda e nei campi, perché in tutta la pubblica amministrazione il carico burocratico legato all’emergenza sta decimando l’operatività sul campo. Di fronte a situazioni straordinarie, servono forze straordinarie. . E tutto questo in futuro potrebbe ripetersi. Mai come in questa “crisi”, abbiamo imparato cosa significhi avere uno Stato e una pubblica amministrazione in grado di rispondere prontamente ad un’emergenza. Rafforziamo subito chi ogni giorno si occupa della salute dei lavoratori: ne abbiamo bisogno da sempre, e oggi non possiamo più farne a meno”.
Una proposta che non trova evidentemente riscontro positivo nei pensieri di Maurizio Paoletti, sindaco di Boves e coordinatore provinciale di Forza Italia che, commentando su facebook la proposta dell’onorevole dem scrive: “Più che 10 mila nuovi ispettori per controllare bar, pizzerie, pettinatrici, eccc, sarebbe necessario dare 10 mila euro a fondo perduto per ogni esercizio commerciale, ogni artigiano….. forse non moriremo di Covid ma di burocrazia”.