Ciaburro (FdI): “Sconcertata dalle comunicazioni di Conte”

28 aprile 2020 | 14:46
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Ciaburro (FdI): “Sconcertata dalle comunicazioni di Conte”

“Milioni di partite Iva non hanno la più pallida idea di come dovranno riaprire, sempre che il decreto chiarisca bene se potranno farlo, tra una settimana”

Scrive l’on. Monica Ciaburro, deputato cuneese di Fratelli d’Italia.

Ho atteso e riflettuto prima di esprimere il mio più totale ed assoluto sconcerto in merito alle ennesime comunicazioni del prof. Giuseppe Conte. Trovo sconcertante essere governata da chi non sa dare una linea guida certa alla Nazione. Milioni di partite Iva non hanno la più pallida idea di come dovranno riaprire, sempre che il decreto chiarisca bene se potranno farlo, tra una settimana.

La politica deve saper essere propositiva ed attiva, oggi, invece, chi ha le redini del Paese non sa cosa fare. Perché un parrucchiere o una estetista non possono aprire la loro attività? Il primo che vuole lavorare in sicurezza e salute è proprio l’artigiano o il commerciante!

Il Governo deve immediatamente dare contributi a fondo perduto e deve esserci una moratoria totale delle imposte per questo anno fiscale. Sono proposte che Fratelli d’Italia ha fatto più e più volte ma che questo governo sordo non ha minimamente voluto recepire. Come sindaco ogni giorno sento la fatica degli italiani, essi si stanno sentendo ogni giorno di più vessati da chi li sta governando.

Voi, 5 stelle, che avete creato il reddito di cittadinanza e che, con una enfasi fuori dal tempo avete dichiarata abolita la povertà, voi, maggioranza attuale, che con la scusa del virus togliete dal carcere i capi della mafia, ed avete un ministro degli interni che dice “saranno ben controllati agli arresti domiciliari”, voi che non smentite la notizia degli accertamenti fiscali previsti da giugno per le Partite Iva! Tutte quelle donne e uomini i quali, in ragione del virus, si son visti, ormai da mesi, chiuse le loro attività!

Senza le tasse dei quali non si potranno più garantire i servizi dello Stato. Sento, come cittadina italiana, di non essere guidata. Sento di non essere rispettata. Sento, come essere umano, di meritare qualcosa di più di vacue promesse da chi mi governa. Sento, da elettore, che se chi ha ora in mano il timone non si rende conto che deve lasciarlo a mani più esperte, si andrà a sbattere e ci faremo molto molto male, tutti.