Abet Bra operativa

Tutti i dipendenti dell’Abet erano stati informati lo scorso 25 marzo attraverso un comunicato del direttore generale Ettore Bandieri che: “Dopo un periodo di stop alla produzione si riprenderà il 14 aprile”. E, regolare come un’azienda svizzera, il giorno dopo Pasquetta, 14 aprile appunto, le maestranze sono ritornate al lavoro, ovviamente attenendosi ai protocolli di sicurezza ma rimettendo in funzione un’azienda che dispone del codice Ateco che permette di essere operativi come previsto dall’ultimo decreto della Presidenza del Consiglio. Così è stata avviata la produzione del nuovo modulo di laminato antibatterico.

Stefano Gili, responsabile delle risorse umane dell’Abet Spa ha spiegato che: “Grazie alla collaborazione con Axis medical – una società greca conosciuta a livello internazionale per la sua esperienza nella costruzione di sale operatorie, aree a pressione e igiene controllate e unità di terapia intensiva – la nostra azienda ha progettato questo laminato, denominato Lamishield, che verrà utilizzato per combattere il Covid-19. Questo rivestimento innovativo, con tecnologia agli ioni d’argento, può essere incorporato nello strato decorativo di qualsiasi laminato Abet. Gli ioni di argento riducono la presenza batterica del 99,9 per cento in combinazione con una buona igiene e pratiche di pulizia; grazie a questa tecnologia, il laminato diventa così una superficie eccellente da utilizzare in spazi clinici, medici e negli edifici pubblici”.

Per quanto riguarda la sicurezza dei dipendenti, l’Abet si è attrezzata di termoscanner per la rilevazione della temperatura corporea e ha dotato tutti i dipendenti di guanti e mascherine, regalandone anche alcune per i loro familiari, oltre a una donazione di questi presidi alla Croce rossa di Bra. Senza trascurare il fatto che più volte al giorno viene effettuata la sanificazione degli spazi di lavoro.