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Cervere, il Comune sposa la battaglia di Coldiretti contro la cimice asiatica

17 febbraio 2020 | 11:43
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Cervere, il Comune sposa la battaglia di Coldiretti contro la cimice asiatica

Marchisio: “Siamo un territorio vocato a colture vegetali di riconosciuta eccellenza, occorre aumentare il livello della sensibilizzazione istituzionale e degli aiuti in campo”

Cervere sposa la battaglia di Coldiretti contro la cimice asiatica, e lo fa attraverso una deliberazione con cui la Giunta comunale, su proposta del Sindaco Corrado Marchisio, recepisce l’articolato documento messo a punto da Coldiretti nazionale e provinciale e contenente esaustive proposte di carattere economico, normativo, fitosanitario e di contrasto biologico al pericolo e infestante parassita.
“Il piano straordinario proposto da Coldiretti contiene una serie di misure totalmente condivisibili non solo in termini preventivi e di contrasto successivo, ma anche di contestuale aiuto alla ripresa della produzione nelle aziende agricole pesantemente colpite. Occorre partire da una dichiarazione di eccezionalità, ai sensi della legge nazionale del 2019, degli eventi dannosi collegati a una presenza della cimice asiatica divenuta invasiva, oramai, anche nel territorio cerverese che vanta colture vegetali altamente specializzate e di riconosciuta eccellenza”, commenta il Sindaco Marchisio: “La collaborazione e il confronto istituzionale con organizzazioni imprenditoriali e di categoria come Coldiretti è un elemento positivo e prezioso, per lavorare con unità di metodi e di obiettivi alla promozione e tutela di un settore, quello rurale, a cui è dedicato il lavoro della Commissione agricoltura che l’amministrazione comunale cerverese ha costituito e reso operativa dallo scorso mese di ottobre come sede di dialogo fra tutte le rappresentanze del Consiglio e le sigle datoriali del settore primario. La valorizzazione del prodotto agroalimentare, uno dei capisaldi forti del nostro programma Per il Bene Comune, passa necessariamente e anzitutto dalla difesa di condizioni irrinunciabili alla difesa dei raccolti”.
La delibera autorizza il Comune a varare, per intanto, tutte le misure di ordine urgente e indifferibile per venire incontro alle esigenze delle aziende impegnate nell’attuazione di programmi fitosanitari di lotta alla cimice per la salvaguardia produttiva.
I conti sono presto fatti: a livello regionale, i danni da parassita asiatico sono stati quantificati in 180 milioni di euro, mentre la legge di stabilità per il 2020 prevede un fondo di solidarietà, nazionale, di 80 milioni spalmati sul triennio. Cifre che vanno adeguate senza dubbio alcuno.