La discarica abusiva di Neive

25 gennaio 2020 | 15:54
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La discarica abusiva di Neive

Da una parte le colline premiate dall’Unesco e i vigneti dai vini prestigiosi, dall’altra la maleducazione che ha portato a far nascere una discarica abusiva a Neive. E, intanto, le amministrazioni comunali pagano…

Neive è entrata di diritto tra i borghi più belli d’Italia ed è bandiera arancione del Touring club, circondata da colline patrimonio dell’Unesco e da vigneti che regalano vini prestigiosi. Sicuramente questa presentazione da cartolina illustrata avrebbe fatto volentieri a meno dello spettacolo in cui ci si imbatte percorrendo via Tanaro per poi arrivare sulle sponde del fiume dove, in un’area naturalistica, si trovano elettrodomestici di ogni tipo, mobili, sacchi di immondizia, scarti di vario genere, calcinacci e pure rifiuti speciali. In pratica una discarica a cielo aperto, anche se in realtà questo catalogo dell’inciviltà si trova sotto un ponte.  

Il problema principale è che non si tratta di una scoperta delle ultime ore bensì di una situazione nota da anni, sia alle amministrazioni locali che agli abitanti, e questo nonostante in Italia ci siano delle leggi molto severe per quanto riguarda i reati ambientali che vengono puniti con molto rigore.

I Comuni interessati, Neive e Barbaresco, per esempio, hanno dovuto incaricare il Coabser per la rimozione dei rifiuti, con una spesa non indifferente a carico delle amministrazioni e, quindi, dei cittadini. Con il rischio che a breve la situazione torni a essere la medesima.

Indipendentemente dal fatto che a scaricare abusivamente i rifiuti può essere chiunque, qualche residente incivile o qualcuno di passaggio che trova più comodo insozzare luoghi così belli piuttosto che provvedere alla raccolta differenziata o a rivolgersi a qualche discarica autorizzata, per monitorare la situazione non bastano certamente le forze della polizia locale, qui costituita da due soli agenti, che hanno già il loro bel da fare nel controllare un territorio molto vasto. Servirebbero delle telecamere per un’osservazione più minuziosa della zona e per rilevare le targhe dei mezzi che arrivano fino al ponte per scaricare l’immondizia, oltre che multe molto salate nel caso si cogliesse qualcuno con le mani nel sacco… della spazzatura.

E pensare che oggi c’è una maggior consapevolezza per ciò che riguarda l’ambiente, ancor più in zone come Langhe e Roero che beneficiano di un territorio che ha richiamato l’attenzione dell’Unesco. In tutta questa zona ci sono discariche comunali e nei centri più grandi è stata avviata la raccolta dei rifiuti porta a porta. Purtroppo, però, c’è ancora molto da fare per quanto riguarda l’educazione anzi, la maleducazione di molte persone.