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Il consigliere Danna in visita agli incubatoi ittici di Dronero e Demonte

19 novembre 2019 | 17:04
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Il consigliere Danna in visita agli incubatoi ittici di Dronero e Demonte

Le strutture di valle servono alla produzione di materiale ittico autoctono (trota marmorata e mediterranea) di qualità

Cuneo. “Abbiamo portato il saluto della Provincia di Cuneo all’inaugurando incubatoio ittico di Dronero e a quello di Demonte, strutture preziose per la tutela della fauna ittica del nostro territorio. Mi complimento con la Fipsas provinciale e, in particolar modo, con il suo presidente Giacomo Pellegrino per l’ottimo lavoro svolto dagli iscritti e dai volontari nel gestire questi centri, unici incubatoi di valle attualmente presenti in valle Maira e in valle Stura”.

Con queste parole il consigliere provinciale delegato Pietro Danna ha commentato la visita di lunedì 18 novembre agli incubatoi ittici di valle per la produzione di materiale autoctono, come la trota marmorata e mediterranea. Danna, che era accompagnato dal dirigente di settore Alessandro Risso, era già stato a luglio scorso all’incubatoio di Cussanio dove aveva seguito tutto il ciclo di produzione delle trote e dove aveva incontrato, come ieri, il presidente Fipsas Pellegrino.

L’obiettivo degli incubatoi è quello di produrre materiale ittico autoctono di qualità. A questo scopo la Provincia ha autorizzato il prelievo di 100 trote marmorate e di 100 mediterranee per ciascun incubatoio allo scopo di agevolare la riproduzione ittica nei due centri. Il processo è molto delicato e complesso: consiste nello spremere sul posto le trote per la riproduzione, incubare nella struttura le uova embrionate, allevare il materiale ittico prodotto fino al periodo di immissione nei corsi d’acqua, controllandone gli aspetti tecnico-sanitari, allo scopo di recuperare e salvaguardare le popolazioni ittiche autoctone.

Negli incubatoi di Dronero e Demonte saranno prodotti 100 mila avanotti che poi saranno liberati nei torrenti in valle Maira e Grana (Dronero) e in valle Stura (Demonte). In particolare, l’incubatoio di Dronero è stato realizzato con il contributo fattivo di Enel che ha nei pressi una centrale idroelettrica e che ha costruito le vasche per l’allevamento del pesce.