A Cuneo l’elemosina dello Stato per strade e scuole

3 novembre 2019 | 11:15
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A Cuneo l’elemosina dello Stato per strade e scuole

1,1 milioni di euro stanziati a Roma per la nostra provincia per due comparti fondamentali come quelli della viabilità e dell’istruzione così la Granda è la terz’ultima tra tutte le province italiane in base a quanto ricevuto dal governo centrale. Ed è in arrivo l’inverno…

Asti – Cuneo? Non pervenuta. Variante di Demonte? Bocciata nuovamente. Raddoppio Colle di Tenda? Lavori ripresi dopo vari scandali. Ma la viabilità della Granda non vive solamente delle problematiche legate alle grandi infrastrutture, dal momento che le strade della nostra provincia non sono ormai adeguate al traffico veicolare che le percorre. E allora, la notizia che quest’anno dal ministero arriveranno appena 1,1 milioni per la manutenzione di strade e scuole superiori, rendendo la nostra provincia la terz’ultima per finanziamenti statali, non poteva che portare i sindaci della Granda ben oltre la soglia della preoccupazione. E pensare che solo pochi giorni orsono l’Anas ha annunciato lo stanziamento di 50 milioni di euro per lavori di manutenzione sulla rete stradale regionale nell’ambito del bando nazionale #bastabuche, anche se resta da capire, al momento, quanti di quei 50 milioni toccherebbero alla nostra provincia.

Alla luce di tutto ciò e in mancanza di altre possibilità per raddrizzare la situazione, dopo aver tentato di coinvolgere i parlamentari della Granda che, al momento, non hanno dato segnali di aver compreso il problema, il presidente della Provincia Federico Borgna ha deciso di convocare, nel corso di quattro diversi incontri, i sindaci del cuneese per spiegare loro la situazione di emergenza in cui si dibatte l’ente provinciale. Il primo appuntamento è previsto lunedì prossimo al Centro incontri della Provincia con i sindaci dei comuni che rientrano nel comparto viabilità del capoluogo mentre i successivi si terranno a Mondovì, Alba e Savigliano e coinvolgeranno gli altri reparti viabilità del territorio. Oltre a spiegare la situazione, questi incontri serviranno anche per raccogliere dai sindaci le indicazioni su quali siano le loro priorità, per tentare di ripartire le poche risorse disponibili in base alle urgenze rilevate.

E questo per quanto concerne solamente il discorso relativo alla viabilità. I finanziamenti statali devono servire anche per un altro importantissimo settore, quello delle scuole, per il quale il denaro serve per affitti, bollette e manutenzioni ordinarie. Se saranno pochi i fondi destinati alle strade per le scuole saranno ancor meno. E come ci si comporterà, quindi, per tutte quelle necessità di interventi non ordinari di cui spesso necessitano gli istituti scolastici? Una parola della quale a Roma paiono essersi scordati il significato è sicurezza. E’ infatti in ballo la sicurezza dei cittadini che percorrono le strade provinciali, così come è in discussione quella dei nostri figli che vanno a scuola. Non si vuole di più del dovuto, ma quello che è giusto ricevere: è chiedere troppo?