A Torino la prima multa a monopattino elettrico. E a Cuneo?

29 ottobre 2019 | 11:55
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A Torino la prima multa a monopattino elettrico. E a Cuneo?

Si apre il dibattito sull’utilizzo dei monopattini elettrici. Sono da considerare come dei ciclomotori o sono solo poco più di una bicicletta? La prima multa elevata a Torino porta il discorso su questi mezzi: pericolosi oppure no?

A Torino è stata multata una persona che stava viaggiando su un monopattino elettrico perché gli agenti della polizia municipale hanno riscontrato sul veicolo l’assenza della targa, del libretto di circolazione e dell’assicurazione. La sanzione comminata è stata di 1.079 euro per violazione agli articoli 97 e 193 del codice della strada.

Questa multa, forse la prima del genere in Italia, è motivata dal fatto che i monopattini elettrici, dato che superano i 6 chilometri l’ora di velocità, sono paragonabili ai ciclomotori per cui, anche per questi mezzi sussiste l’obbligo di avere il certificato di circolazione, la targa e l’assicurazione per la responsabilità civile. E se questi documenti mancano la multa per ogni violazione è rispettivamente di 154, 76 e 849 euro. “Magnanimamente” a Torino i vigili non hanno voluto considerare anche la mancanza del casco, che avrebbe fatto lievitare ulteriormente la multa.

La questione farà discutere sicuramente perché la multa cozzerebbe contro la delibera che autorizza a Torino la sperimentazione dei monopattini nella Ztl centrale, nelle Zone 30 e sulle piste ciclabili, una delle quali stava percorrendo lo sfortunato primo multato.

Questo succede a Torino. Ma a Cuneo come ci si comporterà? L’utilizzo dei monopattini elettrici comincia a diffondersi anche in città e le multe, seguendo l’esempio torinese, potrebbero iniziare a fioccare. O forse no, dal momento che a Cuneo è persino difficile multare le persone che percorrono i portici in bicicletta, nonostante le ciclabili. E poi, come ci si dovrebbe comportare con i mezzi elettrici utilizzati dai diversamente abili o da molti anziani? Anche questi mezzi superano i 6 km all’ora e non hanno targa, assicurazione e libretto di circolazione e non circolano solo su strada ma anche, e giustamente sotto il vanto cittadino, i portici.

Il dibattito è aperto…