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Cuneo, Enzo Barnabà presenta la sua ultima opera “Il passo della morte”

2 maggio 2019 | 11:05
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Cuneo, Enzo Barnabà presenta la sua ultima opera “Il passo della morte”

Venerdì 3 maggio presso il “Salone Associazione Tomasini”

Cuneo.Enzo Barnabà, ex insegnante e scrittore, dalle forti ed evidenti radici siciliane, residente, ed attivo a Grimaldi Superiore, e nella sua «Società Operaia», dalla tante iniziative culturali e sociali, idealmente sospeso tra il mondo e la cultura di Italia e Francia, già noto ai cuneesi per presentazioni in zona, sarà venerdì 3 alle 18, nel «Salone Associazione Tomasini», Via Bersezio 2, con la sua ultima opera, di cui è «co-autore», «Il Passo della morte – Storie ed immagini di passaggio lungo la frontiera tra Italia e Francia». Il momento avrà titolo «Passaggi-rotte-confini», informazioni si possono avere al 349.1934153. Organizzano «Cuneo per i Beni Comuni», «Libreria dell’acciuga», «Io accolgo» e «Orizzonti di pace».

Le sue opere sono letterarie, spesso giocate sul «verosimile», ma con molta attenzione, specie in talune ricerche, all’aspetto più squisitamente storico. Lo ricordiamo per «Morte agli italiani!», anche in versione francese (padroneggia stupendamente entrambe le lingue), «Mort aux italiens!», su feroce eccidio, di fine Ottocento (1893) degli emigrati ad Aigues-Mortes, in Camargue, provenienti dall’Italia e dalle nostre zone, accusati di lavorare a salari troppo bassi e di danneggiare i residenti. Ne ricordiamo un commento, da siciliano-ligure: «Neppure si può parlare di scontro etnico, vi ammazzavate tra provenzali…». Altra opera ebbe per protagonista partigiano siciliano, Salvatore Cacciatore, «Ciro», reduce di Russia, finito impiccato (17 marzo 1945) dai tedeschi a Belluno («Il partigiano di Piazza dei Martiri»). Deliziosa, a riscoprire bella storia di inizio Novecento quasi completamente dimenticata, su cui sono nate vere leggende, in quei luoghi nei dintorni di Latte tanto amati dal giornalista, scrittore e poeta Nico Orengo (ovviamente i due si conoscevano) è il recente «Il sogno dell’eterna giovinezza. Vita e misteri di Serge Voronoff» (su medico franco-russo che donava certo periodo di vitalità, sembra, trapiantando su anziani testicoli di scimmia), dove affiora l’ipotesi delle radici dell’AIDS. Ancora con «Infinito Edizioni» ora presenta l’appena stampato (a gennaio) libro che parla della frontiera in chiave storica, luogo di eterno passaggio (vi è anche bel sentiero partigiano ripristinato recentemente), anche alla luce dei recenti tragici episodi di migranti bloccati a Ventimiglia, nelle quali si è trovato in prima linea, testimone diretto. Il volume (centoventina di intense pagine) è in collaborazione con Viviana Trentin, ha parte centrale alcune di sue bellissime tavole, tele, di luoghi e persone (tra cui efficace ritratto di Barnabà). La prefazione è di Gianluca Paciucci, l’introduzione di Annamaria Rivera, la postfazione di Donatella Alfonso.

Nato a Valguarnera (Enna, cuore dell’isola), nel 1944, dopo la maturità classica ha studiato lingua e letteratura francese a Napoli ed a Montpellier e storia a Venezia e Genova. Ha insegnato lingua e letteratura francese in vari licei del Veneto e della Liguria. A Ventimiglia ha fondato il Circolo “Pier Paolo Pasolini”, forse l’istituzione culturale più prestigiosa dell’estremo ponente ligure. Essendo passato alle dipendenze del Ministero degli Esteri, ha svolto la funzione di lettore di lingua e letteratura italiana presso le Università di Aix-en-Provence e di insegnante-addetto culturale ad Abidjan, Scutari e Niksic. Vive attualmente a Grimaldi di Ventimiglia, dove la riviera del ponente ligure si confonde con quella francese. Notizie aggiornate sulla sua attività di saggista e di narratore nel sito www.enzobarnaba.it.