Apre la mostra archeologica internazionale nel Museo Avena a Chiusa di Pesio

3 maggio 2019 | 16:02
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Apre la mostra archeologica internazionale nel Museo Avena a Chiusa di Pesio

Dal 10 maggio al 30 novembre sarà possibile vedere i Tesori alpini dell’età del Bronzo

Chiusa di Pesio. Venerdì 10 maggio, alle ore 17, nel Complesso museale G. Avena di Chiusa Pesio, sarà inaugurata la mostra internazionale Tesori alpini dell’età del Bronzo | Trèsor alpins de l’âge du Bronze.

L’esposizione è stata curata dalle Aree Protette Alpi Marittime con la progettazione e il coordinamento scientifico della Soprintendenza SABAP-AL e del Musée de Préhistoire des Gorges du Verdon (Quinson).

Al centro della principale sala della sezione archeologica dell’Avena sarà esposto, sino al 30 novembre, il prezioso “ripostiglio” (trésor) di Moriez (Département Alpes de Haute Provence).
Si tratta di un prestito del Comune di Moriez e del Musée de Préhistoire des Gorges du Verdon, tra i più importanti di Francia (80.000 visitatori l’anno), che nello stesso periodo accoglie temporaneamente il ripostiglio del Monte Cavanero di Chiusa di Pesio.

Per l’archeologo, il “ripostiglio” è una concentrazione di oggetti di vario tipo (armi, utensili, ornamenti, vasi), per lo più in metallo, interi o frammentati, che sono stati sepolti intenzionalmente, tutti in una volta o a più riprese, in luoghi generalmente lontani dagli insediamenti e delle aree funerarie. Fin dai primi studi del XIX secolo, questi “ripostigli” hanno sempre incuriosito gli studiosi, che hanno proposto diverse e molteplici interpretazioni: si trattava di riserve di metallo destinato ad essere nuovamente fuso dagli artigiani? O nascosto da mercanti per poi essere venduto? Oppure un bottino frutto di saccheggi o furti? O una riserva di materiale pregiato e beni preziosi nascosti in tempi di incertezza? O ancora di un insieme di oggetti religiosi o commemorativi (costumi da cerimonia, panoplie di guerra, beni di lusso) deposti come offerte votive?
Certamente, si tratta di un fenomeno caratteristico dell’età del Bronzo che persiste fino all’inizio dell’età del Ferro (2.200-800 a.C.) e che è destinato a perdere poi il suo significato originario.
In particolare, l’area alpina più occidentale ha restituito numerosi di questi interessanti contesti, nonché le tracce di un complesso minerario, contemporaneo a quei reperti, a Saint-Véran (Hautes-Alpes) e, grazie a recenti studi, si stanno riconsiderando le diverse interpretazioni.

L’esposizione Tesori alpini dell’età del Bronzo, realizzata grazie alla partnership franco-italiana per la valorizzazione del patrimonio, attraverso l’esposizione degli oggetti ritrovati a Moriez (Alpes-de-Haute-Provence) e a Chiusa di Pesio (Piemonte, provincia di Cuneo), presenta al pubblico i primi risultati di queste nuove ricerche, confrontando i diversi ripostigli nelle loro differenze e analogie cronologiche e compositive, per cercare di individuare quale sia stata la finalità specifica del seppellimento.

La mostra internazionale è un’iniziativa per favorire la cooperazione, la conoscenza relative l’archeologia dell’area transfrontaliera e lo sviluppo di un turismo culturale e sostenibile promossa dal programma Interreg V-A 2014-2010 progetto Alcotra TRA[ce]S -Trasmettere Ricerca Archeologica nelle Alpi del Sud.

Complesso Museale G. Avena: via Cavour 13, Chiusa di Pesio.

Orari di visita sino al 15 settembre: dal martedì al sabato 9.30 – 12 e 15.30 – 17.30; la domenica 9.30 – 12 e 15 – 18. Dal 16 settembre al 30 novembre dal martedì al sabato 9.30 – 12 e 15.30 – 17.30. Ingresso gratuito.
Informazioni: tel. 0171 734990 – valle.pesio@gmail.com