A Vignolo è corsa a tre per la poltrona di sindaco

8 maggio 2019 | 16:25
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A Vignolo è corsa a tre per la poltrona di sindaco
A Vignolo è corsa a tre per la poltrona di sindaco
A Vignolo è corsa a tre per la poltrona di sindaco

Alessandro Verardo, Danilo Bernardi e Roberto Giraudo i candidati. Duri attacchi all’amministrazione uscente da parte delle due liste, ma Bernardi si difende: “Non voglio essere un sindaco-personaggio”.

Vignolo. Sono ufficialmente tre le liste presentate per le amministrative del quinquennio 2019 – 2024. Danilo Bernardi, Alessandro Verardo e Roberto Giraudo i capolista. Tutti e tre i candidati sindaco hanno esperienza in amministrazione, a partire da Alessandro Verardo che, dal 1980 al 2004 è stato primo cittadino e, da quest’anno, torna in lizza con la lista: “Insieme con Vignolo nel cuore”.

“In paese tutto parla dei miei venticinque anni di lavoro. La gente mi conosce e sa come lavoro – commenta Verardo – in questi cinque anni l’amministrazione non è stata presente”.

Quali sono i 3 punti principali del vostro programma?
“In ordine di importanza abbiamo le politiche sociali, con il progetto di ampliamento e adattamento del centro anziani che risulta piccolo e poco fruibile. In secondo luogo abbiamo intenzione di intervenire sull’area delle manifestazioni in piazza Grande, con un progetto che viene incontro alle esigenze della Pro-loco e, in ultima istanza, vogliamo prenderci cura della scuola e delle strutture”

Per i giovani?
“Vogliamo mettere in sesto la sala polivalente sotto il comune e dare spazio alla Proloco che, ad oggi, è composta da tanti giovani volenterosi ed è l’anima del paese…”

Dopo 25 anni da sindaco di Vignolo, qual è la novità che porta per il paese?
“Bella domanda… Vogliamo puntare sull’occupazione lavorativa, iniziando a prenderci cura dell’area industriale. Inoltre vogliamo puntare ad una sostanziale collaborazione con i comuni vicini, anche attraverso uno scambio del personale più specialistico”.

Roberto Giraudo è stato sindaco di Vignolo per 10 anni dal 2004 al 2014 e si ripresenta con la lista “Uniti per Vignolo”. Attacca duramente l’amministrazione uscente.  

Perché la scelta di ricandidarsi?
“Perché in paese tutti me lo chiedono. Giro per Vignolo e noto che è un disastro, io sono una persona molto concreta, non amo fare giri di parole, preferisco fare i fatti. Per me l’onestà e la correttezza sono al primo posto. Bisogna fare e non parlare, come fa qualcuno…”

Quali sono punti principali del vostro programma?
“Innanzitutto c’è il centro anziani. Occorre che sia ampliato per essere definito come tale. Ad oggi non c’è nemmeno spazio per giocare alle carte. Poi c’è la scuola e il lavoro… Inoltre la Proloco. Vogliamo supportare al massimo i ragazzi che si impegnano per fare le feste del paese e che fanno vivere Vignolo. Il 25 maggio 2014, quando hanno eletto il nuovo sindaco, il comune si è fermato. Hanno ripreso solamente ora con i lavori. Forse perché siamo in campagna elettorale”

Si dovesse organizzare un dibattito con i tre candidati, lei accetterebbe?
“No, non sono disposto a confrontarmi in pubblico. La gente mi conosce, se vuole qualche informazione me la chiede di persona. Ho sempre risposto a tutti e farò così anche in campagna elettorale”.

Danilo Bernardi, sindaco uscente e futuro candidato per “Obiettivo Comune”, ha risposto a tutte le provocazioni in qualità di primo cittadino e ha aggiunto il programma per i futuri cinque anni: “Partendo dall’ampliamento del Centro Anziani, che è un tema particolarmente sentito in paese, volevo solamente appuntare che l’ampliamento l’ho proposto io e come tale lo intendo portare avanti se verrò eletto. Il mio obiettivo è quello di scendere in campo e non lamentarmi, come ho già fatto cinque anni a questa parte”.

Quali sono i 3 punti principali del vostro programma?
“Come lista abbiamo in mente di riqualificare l’area mercatale, per intenderci quella dove, ad oggi, c’è il Baretto, vogliamo adibirla a refettorio scolastico perché i ragazzi oggi devono spostarsi verso il vecchio asilo per la mensa ed è poco sicuro. In secondo luogo abbiamo intenzione di continuare con la sicurezza stradale, collocando dei passaggi pedonali rialzati e attivando i velobox. Come terzo punto in ordine di importanza direi l’efficientamento dell’illuminazione pubblica e della video sorveglianza”.

La componente giovanile è alta nella vostra lista…
“Sì, sono contento perché un gruppo di ragazzi si sono presentati con dei validi progetti e sono stati ascoltati molto attentamente. Confido in loro. Sono il futuro del paese”.

Quale difficoltà ha riscontrato in questi anni nell’amministrare Vignolo?
“Se devo essere sincero, la SOLITUDINE. Sembra paradossale ma è una sensazione comune a tanti sindaci,  tante volte ci si ritrova ad affrontare dei problemi da solo…”

… E allora perché riproporsi?
“Perché la solitudine viene vinta dal mio amore per il paese e per la gente che ci vive”.

E’ stato criticato di essere poco presente nelle attività del paese, come risponde a questa  provocazione?
“Non so con che criterio possano avermi avanzato questo tipo di critica, ma io rispondo che sono sempre stato presente alle iniziative pubbliche. Non voglio essere un sindaco-personaggio, per il palcoscenico lascio lo spazio ad altri”.