Vittorio e Federico del Centro Down Cuneo impiegati della Areariscossioni di Mondovì

15 febbraio 2019 | 14:49
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Vittorio e Federico del Centro Down Cuneo impiegati della Areariscossioni di Mondovì

Dario Oreglia: “E’ una sfida possibile su cui merita investire”

Mondovì. Da anni il Centro Down Cuneo investe molte risorse per agevolare l’ingresso nel mondo degli adulti ai suoi ragazzi. E’ raro però che sia il mondo stesso a farsi avanti chiedendo di poter includere giovani con sindrome di Down.

E’ questo il caso presentatosi in estate quando una nota ditta di Mondovì ha contattato Valter Dorati, presidente del Centro Down Cuneo esordendo semplicemente “vogliamo assumere due dei vostri ragazzi”.

La ditta Areariscossioni con sede a Mondovì ha deciso di investire sul fattore umano e con questo gesto di fiducia assoluto nei confronti di questi ragazzi ha lanciato una sfida alle altre aziende del territorio.

E’ una sfida possibile su cui merita investire. – ha sottolineato Dario Oreglia, presidente dell’azienda monregalese -“A distanza ormai di alcuni mesi dall’inizio del tirocinio dei due ragazzi, Federico e Vittorio, posso affermare con soddisfazione che la nostra è stata una scelta giusta che ha portato all’azienda molti benefici, alcuni dei quali forse, non avevamo nemmeno considerato. Ovviamente i ragazzi non hanno la manualità di altri colleghi ma hanno dimostrato di essere un eccezionale strumento di coesione per il gruppo aziendale”.

“Quando abbiamo annunciato ai nostri dipendenti l’arrivo di due colleghi abbiamo sorvolato sul fatto che si trattasse di ragazzi della fascia “debole” e non li abbiamo “preparati” dicendo loro come dovevano comportarsi – ha esordito Enrico Siccardi responsabile delle risorse umane -. Tutto quello che dovevano sapere era che sarebbero arrivati altri due colleghi. Con estrema soddisfazione in brevissimo tempo si è creato un gruppo coeso in cui si sono inseriti facilmente. Sembra siano in azienda da anni per come si sono ambientati”.

“Vittorio e Federico, due ragazzi davvero diversi tra loro, uno timoroso e incerto l’altro esuberante ma entrambi sono entrati pienamente a far parte dell’azienda e ne sono molto soddisfatti” osserva Roberto Calcagno, il tutor aziendale dei ragazzi.

Un’azienda in continua crescita in cui i dipendenti, tutti giovani, lavorano in un ambiente sereno in cui la crescita personale e i valori sembrano essere in cima alla scala dei valori.

“Come associazione – spiega Valter Dorati presidente del Centro Down Cuneo – ci preoccupa molto l’inserimento lavorativo dei nostri ragazzi. Da anni portiamo avanti un progetto che riguarda una quarantina di giovani. Quindici di loro almeno sono ormai pronti, come età, a contribuire alla società per quanto verrà loro permesso. L’opportunità che ci ha offerto questa azienda è una “vetrina” preziosa che ci servirà non solo a mostrare le capacità dei nostri ragazzi ma anche per imparare a fornire adeguati insegnamenti ai nostri giovani. Ora più che mai sappiamo che il nostro obiettivo dovrà essere non solo autonomia ma anche offrire una base di studio attraverso attività mirate all’inserimento lavorativo”.

Aggiunge Donatella Di Genova del Consorzio socio assistenziale del Monregalese e tutor di Vittorio: “Determinante, come in questo caso però, è il contesto in cui questi giovani vengono accolti. In questo caso l’azienda ha messo a disposizione dei nuovi arrivati le sue capacità, riorganizzando il tutto per far spazio a Vittorio e Federico. E il risultato è stato ottimale. Ancora una volta è il contesto a fare la differenza”.

“A volte l’assumere un lavoratore con disabilità viene “confuso” con l’assistenzialismo.- sottolinea Siccardi -. Qui il concetto di assistenzialismo non è mai entrato”.

“La volontà dimostrata dalla ditta ci ha sorpreso molto – commenta l’educatrice Valeria Onofrio del Sil (servizio inserimenti lavorativi del Servizio socio assistenziale di Ceva) e tutor di Federico -. Solitamente siamo noi a contattare le ditte cercando di convincerli ad assumere uno dei nostri giovani. In questo caso l’azienda ha avuto la capacità di guardare oltre, semplicemente trattando alla pari i nostri ragazzi”.

Conclude Valter Dorati: “L’inserimento al lavoro dei disabili spaventa molte aziende ma questa esperienza dimostra che, con buone prassi, si può trasformare in un’opportunità”.