Con il “Tea Time” la cultura anglosassone approda alla Scuola Forestale di Ormea

16 dicembre 2018 | 17:56
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Con il “Tea Time” la cultura anglosassone approda alla Scuola Forestale di Ormea
Con il “Tea Time” la cultura anglosassone approda alla Scuola Forestale di Ormea
Con il “Tea Time” la cultura anglosassone approda alla Scuola Forestale di Ormea

Ogni mercoledì mattina l’insegnante di inglese coinvolge una decina di studenti con provenienza da più classi abbinando la convivialità di the e pasticcini con la lettura di brani, canzoni ed aforismi di origine anglosassone

Ormea. A causa del freddo le attività della Scuola Forestale all’aperto diminuiscono ma ciò viene compensato da nuove iniziative “indoor” come gli incontri con gli esperti del territorio ed una
innovativa gestione della “ricreazione”. “La metà della mattinata è un momento chiave per gli studenti i quali si dedicano al ‘break’ dopo le prime ore di lezione ma è stato deciso di unire l’utile
al dilettevole della cultura anglosassone attraverso il Tea Time” spiega con entusiasmo Perla Campana insegnante di lingua inglese presso la Scuola Forestale.

Ogni mercoledì mattina, infatti, l’insegnante ormeese coinvolge una decina di studenti con provenienza da più classi abbinando la convivialità di the e pasticcini con la lettura di brani, canzoni ed aforismi di origine anglosassone. La degustazione di metà mattinata è così accompagnata da un momento di riflessione molto intenso.

“Mercoledì 12 Dicembre ci siamo occupati del noto slogan di Steve Jobs ‘Stay hungry – Stay foolish’ grazie al quale il compianto leader di Apple invitava i giovani a coltivare uno spirito pazzamente
creativo” conclude la prof.ssa Campana. La scuola Forestale di Ormea ringrazia le pasticcerie che sponsorizzano l’iniziativa e forniscono mensilmente ed a titolo gratuito i loro prelibati biscotti, si tratta di “Zucco” (Mondovì), “Odasso” (Mondovì), “Cafè Osteria Bertaina” (Mondovì), “La bottega del grano” (Mondovì), “Bio di Venti” (Savona).

“Vincent Van Gogh – biscotti in cambio di uno scenario” è la denominazione accattivante dell’iniziativa e l’adesione da parte degli studenti e delle studentesse è decisamente alta. “Per motivi tecnici l’iniziativa è riservata 8-10 ragazzi e molti di essi rimangono esclusi, cercheremo di organizzarci al meglio affinché, a rotazione, tutti i 140 studenti/studentesse della scuola possano
gradualmente partecipare alla degustazione ed al dibattito culturale” aggiunge il rappresentante degli studenti Paolo Camisassa.