Provincia, l’On. Monica Ciaburro sull’anticorruzione

22 novembre 2018 | 17:15
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Provincia, l’On. Monica Ciaburro sull’anticorruzione

Ciaburro: “Ci riproveremo al Senato. Sono sempre più convinta che non si debba mollare la difesa dei piccoli comuni.”

Provincia. Scrive l’On. Monica Ciaburro sul decreto anticorruzione:

La bocciatura dell’emendamento da me presentato per evitare che i comuni sotto i 5000 abitanti abbiano l’obbligo della redazione del piano anticorruzione, che poteva essere sostituito da una relazione approvata dalla Giunta Comunale, dimostra la totale ed assoluta distanza tra i 5s e le piccole amministrazioni comunali.
Era un emendamento di puro buonsenso. Era un emendamento che rendeva facoltativa la rotazione delle posizioni organizzative, posizioni che nei piccoli comuni, sovente, sono in capo agli stessi Amministratori. Era un modo per sgravare comuni dove gli amministratori fanno anche gli operai e gli impiegati perché le loro amministrazioni hanno il blocco delle assunzioni.
Invece i 5stelle hanno voluto mettere l’ennesimo, pesantissimo, onere a carico di tutti i comuni. Hanno dimostrato una volta di più il loro spregio verso chi, con grande senso del dovere, cerca di amministrare i nostri paesi.
Dispiace, per altro, che gli amici della Lega si siano accodati ai loro alleati di governo nel bocciare un emendamento che avrebbe dato respiro a tutti i comuni sotto i 5000 abitanti. Speravo che almeno loro che amministrano tante piccole realtà comunali avessero il buonsenso di votare a favore. Invece anch’essi si sono girati da un’altra parte ed hanno fatto si che i sindaci di migliaia di piccoli comuni da oggi abbiano l’ennesima spada di Damocle sulla testa.
Ci riproveremo al Senato.
Sono sempre più convinta che non si debba mollare la difesa dei piccoli comuni.

Da li puó partire la vera riscossa dell’Italia. Dobbiamo agevolare chi si impegna nell’amministrazione dei nostri paesi, oggi fare l’amministratore è una eroica passione e non si può continuare a creare vincoli pazzeschi, il rischio è che continuando a pensare che chi fa il pubblico amministratore lo faccia per il proprio interesse e non per quello della sua comunità, ci troveremo senza donne e uomini che vogliono ancora dedicarsi alla pubblica amministrazione.