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TAV, Gribaudo (PD): Buffagni svela le carte, governo isola il Piemonte

10 ottobre 2018 | 09:39
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TAV, Gribaudo (PD): Buffagni svela le carte, governo isola il Piemonte

“Giustificare questa scelta folle su un’opera già in parte realizzata e finanziata, con la scusa che ‘il nostro primo partner commerciale è la Germania’, significa trascurare le enormi potenzialità di un collegamento che accelererebbe i collegamenti di Torino con Madrid, Barcellona, Parigi, Rotterdam, Londra”

“Il sottosegretario Buffagni svela le carte: il governo non ha alcuna intenzione di fare valutazioni costi-benefici sulla TAV, vuole chiudere i cantieri e basta, isolando il Piemonte dai corridoi europei dell’industria e dei passeggeri. Giustificare questa scelta folle su un’opera già in parte realizzata e finanziata, con la scusa che ‘il nostro primo partner commerciale è la Germania’, significa trascurare le enormi potenzialità di un collegamento che accelererebbe i collegamenti di Torino con Madrid, Barcellona, Parigi, Rotterdam, Londra. Così come rimettere di nuovo in discussione il terzo valico, proprio ora che Genova e la Liguria hanno bisogno di tutti gli investimenti infrastrutturali possibili per non precipitare in una spirale recessiva, significa non rendesi proprio conto delle potenzialità di sviluppo di un Nord-Ovest collegato più rapidamente ai porti liguri. Non dimentichiamo nemmeno l’Asti-Cuneo, che rimane in attesa delle fantomatiche contrattazioni del Ministro Toninelli, non si sa su cosa, come e perché. L’ho detto in passato, lo ripeto oggi a maggior ragione: questo governo lavora contro il Piemonte.” Lo afferma la deputata cuneese, Chiara Gribaudo, Vice capogruppo del Pd alla Camera, in merito alle dichiarazioni del sottosegretario Buffagni a Cernobbio, al forum di Conftrasporto.

“Citare la Germania poi, nel giorno in cui il Ministro Toninelli compie l’ennesima gaffe e dà per completato il tunnel del Brennero, è francamente ridicolo. Le infrastrutture che collegano l’Italia al resto del continente hanno tutte bisogno di essere portate a termine per rendere il nostro Paese sempre più centrale nel Mediterraneo e in Europa, ma questo governo agisce sulle grandi opere esattamente come sui temi economici e dell’immigrazione: chiude il dialogo, le speranze, le opportunità. L’Italia vince quando si apre al mondo, non quando si nasconde.” Conclude.