Alberto Cirio: ‘Al consumatore va detto cosa c’è in un prodotto, non cosa non c’è’

22 febbraio 2018 | 18:02
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Alberto Cirio: ‘Al consumatore va detto cosa c’è in un prodotto, non cosa non c’è’

Il caso che fa scuola è quello della dicitura “senza olio di palma” diventato un vero e proprio claim commerciale, che ha dato vita a numerose campagne pubblicitarie. Il problema è che diciture di questo tipo distolgono l’attenzione da ciò che viene messo nel prodotto al posto dell’olio di palma. E questo non è accettabile. Anche perché sono slogan che con la salute non hanno nulla a che fare, visto che è dimostrato che l’olio di palma, così come altri prodotti, non è nocivo di per sé, ma può diventarlo solo se trattato a temperature molto elevate, cosa che l’industria alimentare italiana non fa». 
«Il Parlamento europeo – proseguono Cirio e Martusciello – chiederà alla Commissione  Ue di vietare etichette ingannevoli di questo tipo, che facendo leva sull’emotività delle persone e con l’alibi di informare il consumatore sono in realtà mosse di marketing, che spostano le nostre scelte da un prodotto a un altro in modo scorretto. Pensiamo sia importante che ci sia una regola sola, cioè la trasparenza dell’etichetta: va indicato ciò che c’è in un prodotto e non ciò che non c’è». 
«Naturalmente questa regola non vale per gli ingredienti collegati a particolari patologie –   concludono Cirio e Martusciello – si potrà continuare a scrivere, ad esempio, “senza zucchero” per il diabete e “senza glutine” per la celiachia».
Il testo dell’emendamento è stato approvato con 28 voti favorevoli, 22 contrari e 5 astenuti. Il testo:
32 bis. chiede alla Commissione, a tutela dei consumatori onde evitare pubblicità ingannevoli o suggestive, che vi sia l’obbligo per le aziende che pubblicizzano prodotti alimentari di dichiarare o elencare solo le caratteristiche degli ingredienti effettivamente presenti nel prodotto, vietando di conseguenza di pubblicizzare ingredienti non presenti all’interno del prodotto, a meno che la presenza o l’assenza di determinati ingredienti non sia correlata a malattie congenite.
Il provvedimento approderà alla sessione plenaria di Strasburgo entro l’estate per l’approvazione finale, prima di essere trasmesso alla Commissione Ue per i relativi adempimenti.
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