Al Filatoio secondo appuntamento del Public Program dedicato alla mostra “Robert Doisneau. Trame di vita”. Protagonisti la divulgatrice Maria Teresa Milano e il polistrumentista Luca Pellegrino. Ingresso libero
Saranno le musiche e i canti che raccontano le condizioni lavorative nella Storia gli ingredienti dell’incontro “Intrecci di mani e di colori” in programma venerdì 8 novembre, ore 18, al Filatoio di Caraglio, per il secondo appuntamento del Public Program dedicato alla mostra “Robert Doisneau. Trame di vita” che vedrà protagonisti la divulgatrice Maria Teresa Milano e il polistrumentista Luca Pellegrino. Il calendario di iniziative aperte al pubblico, è organizzato da Fondazione Artea in collaborazione con Alliance Française di Cuneo, e con la partecipazione di La Fabbrica dei Suoni.
Gli scatti di Doisneau ai laboratori tessili di Aubusson, parte di un reportage dal carattere eccezionale e unico, esposti per la prima volta in una mostra a lui dedicata, diventano fili che tessono un arazzo di storie, di colori e di mani al lavoro, che vibrano alle sonorità dei tapissier, dei margari, dei vecchi marinai e dei caratteristici cantanti dei barbershop di New Orleans.
L’ingresso è gratuito e libero. I posti sono limitati, si consiglia la prenotazione scrivendo ainfo@fondazioneartea.orgoppure registrandosi su Eventbrite: https://www.eventbrite.it/o/fondazione-artea-18098925798. Per ulteriori informazioni, www.fondazioneartea.org.
Nelle prossime settimane, fino alla chiusura dell’esposizione, per coinvolgere il pubblico nella scoperta della figura di Doisneau, si alterneranno incontri di approfondimento ad altri in musica.
Qui di seguito, il calendario completo dei prossimi appuntamenti pubblici che si svolgeranno tutti al Filatoio di Caraglio, ad ingresso libero e gratuito.
ROBERT DOISNEAU. Trame di vita | Public Program
Venerdì 6 dicembre 2024 – ore 18:00
Doisneau e il mondo poetico dell’infanzia
Soggetto ricorrente nelle fotografie di Doisneau, i bambini sono tra i principali interpreti dell’ottimismo e della positività di cui la fotografia umanista è impregnata e della quale Doisneau è superbo interprete. Ritraendoli per lo più in strada mentre giocano e fanno marachelle, Doisneau non ne sminuisce le attività, le tratta anzi con il massimo rispetto, raccontando attraverso i gesti dei più piccoli un importante spaccato di vita urbana.
Relatrice: Chiara Ramero, maître de conférences Université Grenoble-Alpes, specializzata sulla letteratura per ragazzi.
Sabato 21 dicembre 2024 – ore 18:00
FESTINA LENTE. MUSICA E STORIE DI STRADA
La strada è il contesto preferito di Robert Doisneau, che la trasforma in autentico palcoscenico. Riviviamo le atmosfere delle banlieue e dei bistrot parigini dell’epoca.
Repertorio: musica di strada per violino, chitarra e voce con il Duo Sciapò – Sara Cesano e Sergio Pozzi.
Venerdì 10 gennaio 2025 – ore 18:00
Doisneau e Il mondo del lavoro
Se c’è una parte dell’opera di Robert Doisneau che non è quasi più necessario presentare, ce n’è un’altra meno conosciuta: quella degli anni prima e subito dopo la guerra, durante i quali Doisneau lavorò come fotografo per la Renault prima di diventare freelance e collaborare con prestigiose riviste politicamente impegnate. La conferenza approfondirà tre aspetti del mondo del lavoro attraverso tre reportage da lui realizzati presso le fabbriche Renault, le miniere di Lens e la fabbrica di Aubusson: soggetti dai quali già si percepisce la profonda umanità degli scatti più famosi del fotografo.
Relatore: Gabriel Bauret, curatore della mostra
Venerdì 24 gennaio 2025 – ore 18:00
FOTOGRAMMI DI GUERRA
Le immagini catturate dall’obiettivo di Doisneau durante l’occupazione tedesca, raccontano la fame e la paura, il coraggio e la capacità di resistere e si trasformano in un racconto collettivo e condiviso che si fa memoria di tempi tragici attraverso le parole e la musica.
Repertorio: brani della resistenza con Maria Teresa Milano (divulgatrice) e Luca Pellegrino (polistrumentista).
Venerdì 31 gennaio 2025 – ore 18:00
AUBUSSON 1945: ROBERT DOISNEAU, JEAN LURÇAT E LA RINASCITA DELL’ARAZZO
Nel marzo 1946 la rivista Le Point dedica un numero a “Aubusson e la Rinascita dell’arazzo”. Le fotografie che accompagnano il servizio sono stata realizzate l’anno prima da Robert Doisneau e rappresentano gli artigiani di Aubusson e il pittore di cartoni Jean Lurçat al lavoro. Nel dopoguerra, Aubusson vive un momento particolarmente fortunato, rilanciato da mostre e giornali, la Rinascita dell’arazzo. Traendo ispirazione dai modelli medievali, il movimento intende liberare l’arazzo moderno dalla semplice copia della pittura, procedimento largamente diffuso nel secolo precedente. Jean Lurçat è allo stesso tempo il principale testimone e innovatore di una tendenza che nasce ben prima del suo arrivo ad Aubusson nel 1937.
Relatore: Alice Bernadac, dall’ottobre 2020 conservatrice della Cité internationale de la tapisserie a Aubusson dove è responsabile della direzione dei progetti scientifici e della gestione delle collezioni. Antropologa di formazione, è laureata all’École du Louvre e all’Ecole Pratique des Hautes Etudes.
Venerdì 7 febbraio 2025 – ore 18:00
Laboratorio di fotografia consapevole
Analisi delle tecniche fotografiche utilizzate da Robert Doisneau con successivo confronto diretto con le opere esposte per individuare le varie applicazioni. Si invitano quindi i partecipanti a utilizzare il proprio smartphone per una pratica in loco dei principi tecnici individuati.
A cura di: Alice Gallouin, specialista della valorizzazione del patrimonio culturale con l’utilizzo delle nuove tecnologie.
Venerdì 21 febbraio 2025 – ore 18:00
ANCORA UN VALZER!
I volti, i sorrisi e i corpi in movimento ritratti da Doisneau nel dopoguerra disegnano una danza leggera, che dice la gioia di aver ritrovato la vita e il desiderio di fare ancora festa insieme, con i racconti e le canzoni custoditi nel prezioso scrigno della cultura popolare.
Repertorio: brani di musica popolare da festa, tratti dal repertorio francese ed italiano con Maria Teresa Milano (divulgatrice) e Luca Pellegrino (polistrumentista).
Info: www.fondazioneartea.org | info@fondazioneartea.org