Cuneo tra le province più sicure d’Italia: 98ª nella classifica nazionale della criminalità
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Con 2.464 denunce ogni 100mila abitanti, la Granda si conferma tra i territori più tranquilli d’Italia. Calano furti e rapine, crescono invece le truffe informatiche.
La provincia di Cuneo si conferma tra le più sicure d’Italia. Nella classifica 2025 dell’Indice della criminalità elaborata da Il Sole 24 Ore sui dati del Ministero dell’Interno, la Granda si posiziona al 98° posto su 107 province, con 14.333 denunce complessive e un tasso di 2.464 reati ogni 100mila abitanti.
Si tratta di uno dei livelli di criminalità più bassi del Nord Italia, in linea con l’immagine di un territorio generalmente tranquillo, anche se non mancano alcune criticità.
I furti, pur rappresentando la tipologia di reato più frequente, risultano in calo: 4.680 denunce complessive (804,6 ogni 100mila abitanti), mentre i furti in abitazione sono stati 1.492. Le rapine restano contenute (82 casi), così come i reati violenti: 473 denunce per lesioni dolose.
Un aumento si registra invece sul fronte delle truffe e frodi informatiche, con 2.656 denunce e un tasso di 456,6 casi ogni 100mila abitanti, dato che colloca Cuneo al 47° posto in Italia.
In crescita anche i reati connessi agli stupefacenti (186 denunce), dove la provincia si colloca all’ 86° posto nazionale, segno di un mercato ancora attivo e di un’attenzione costante delle forze dell’ordine.
In generale, l’immagine che emerge è quella di un territorio dove la criminalità resta contenuta, ma che deve confrontarsi con le nuove forme di illegalità digitale.