Consiglio di Stato: stop ai lavori in piazza Europa. “I cedri sono patrimonio da tutelare”
Accolto il ricorso dei cittadini e dell’associazione “Di piazza in Piazza”: gli alberi secolari restano al loro posto almeno fino alla sentenza del TAR. Il Comune di Cuneo condannato al pagamento delle spese
Come abbiamo preannunciato ieri, il Consiglio di Stato ha accolto il ricorso presentato da un gruppo di cittadini e dall’associazione “Di piazza in Piazza” contro il Comune di Cuneo, bloccando i lavori di riqualificazione di piazza Europa che prevedevano l’abbattimento dei cedri atlantici glauca, piantati circa settant’anni fa.
Con l’ordinanza cautelare n. 3594/2025, i giudici di Palazzo Spada hanno riformato la precedente decisione del TAR Piemonte, riconoscendo l’alto valore ambientale, culturale e storico degli alberi, che non possono essere sostituiti con nuove piantumazioni di minore pregio.
Secondo la valutazione tecnica acquisita, i cedri sono in buone condizioni di salute e “sani e vigorosi”, dunque non presentano rischi per la sicurezza. Il Consiglio di Stato ha ritenuto l’abbattimento irragionevole e sproporzionato, richiamando l’articolo 9 della Costituzione che tutela l’ambiente e la biodiversità “anche nell’interesse delle future generazioni”.
I giudici hanno inoltre evidenziato il pericolo di un pregiudizio grave e irreparabile qualora gli alberi venissero eliminati prima della decisione di merito. Di conseguenza, i lavori restano sospesi fino alla sentenza definitiva del TAR.
Il Comune di Cuneo è stato condannato al pagamento delle spese processuali per complessivi 6.000 euro.
La vicenda, che da mesi divide la città, conosce così un nuovo capitolo a favore dei comitati ambientalisti. Per i cittadini che si battono per la salvaguardia del verde storico di piazza Europa, si tratta di una vittoria importante, anche se provvisoria.




