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Borgo punta sulla “Cittadella a protezione del territorio delle Alpi Marittime”

2 ottobre 2025 | 11:23
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Borgo punta sulla “Cittadella a protezione del territorio delle Alpi Marittime”

Un polo sovracomunale nell’ex caserma Mario Fiore per coordinare uomini e mezzi nelle emergenze. La sindaca Robbione: «Un gesto altruistico per l’intero territorio»

Un centro unico per la gestione delle emergenze, moderno e funzionale, nel cuore delle Alpi Marittime. È il progetto presentato dal Comune di Borgo San Dalmazzo per riqualificare la porzione dell’ex caserma Mario Fiore di proprietà comunale: una “Cittadella a protezione del territorio delle Alpi Marittime” che diventerà punto di riferimento per Protezione Civile e associazioni di volontariato.

La proposta è stata illustrata ieri, 1° ottobre, in conferenza stampa alla presenza di autorità e associazioni locali. «È un progetto che nasce dal basso – ha spiegato la sindaca Roberta Robbione insieme agli assessori Fabio Armando e Armando Boagliodopo la tempesta Alex del 2020 ci siamo resi conto di quanto fosse importante un polo capace di coordinare risorse e interventi in tempi rapidi. Un gesto altruistico, non solo per Borgo, ma per l’intero territorio».

Il piano prevede la realizzazione della cittadella in più lotti: il primo, del valore di circa 600 mila euro, riguarda la ristrutturazione di un fabbricato destinato a ospitare la sede operativa dell’Associazione Antincendi Boschivi e Protezione Civile di Borgo San Dalmazzo e del Coordinamento ANA Protezione Civile sezione di Cuneo. Il progetto, firmato dallo studio associato Tecno Lusso di Cuneo, è stato selezionato tra le venti idee ammesse alla seconda fase del bando Stars della Fondazione CRC.

Il complesso comprenderà tre edifici, una torre di controllo con sale operative e conferenze, autorimesse, magazzini e un’elisuperficie. La filosofia progettuale punta alla conservazione dell’esistente, con spazi flessibili, aree comuni e soluzioni tecnologiche avanzate per l’efficienza energetica.

La caserma Mario Fiore, costruita nel 1940 e dismessa nel 1997, è già in parte tornata a nuova vita: una porzione di 27 mila metri quadri è stata ceduta gratuitamente ai Vigili del Fuoco, che nel 2024 hanno inaugurato la loro nuova sede. Ora la parte sud, rimasta al Comune, si prepara a diventare un polo strategico per la sicurezza, la tutela del territorio e il futuro della protezione civile in provincia di Cuneo.