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RISCHIO DI RITORNO ALLA INSTABILITÀ |
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Tunnel di Tenda, Azione Cuneo chiede certezze sul futuro dopo il 14 settembre

14 agosto 2025 | 11:51
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Tunnel di Tenda, Azione Cuneo chiede certezze sul futuro dopo il 14 settembre
Rischio, dopo il 14 settembre, di tornare alla instabilità e ai disagi per le chiusure del Tunnel

Il segretario provinciale Giacomo Prandi e il responsabile enti locali Nicolò Musso manifestano preoccupazione per l’instabilità che potrebbe tornare a colpire pendolari, imprese e turismo a settembre, con la fine dell’attuale orario.

Cuneo – Il futuro del Tunnel di Tenda è di nuovo un’incognita e il partito Azione della provincia di Cuneo esprime forte preoccupazione. La data del 14 settembre è al centro dell’attenzione, perché indicata da Anas come possibile termine dell’attuale regime di apertura. Dopo mesi di progressi significativi e un orario finalmente più stabile, il rischio di un ritorno all’instabilità sta mettendo in allarme lavoratori transfrontalieri, famiglie e imprese.

Il segretario provinciale di Azione, Giacomo Prandi, non usa mezzi termini: “Non possiamo permetterci di tornare all’instabilità gestionale che ha penalizzato per anni cittadini e lavoratori. Il tunnel del Tenda è un’infrastruttura strategica per il Cuneese, non solo per il turismo, ma soprattutto per chi ogni giorno lavora e vive tra Italia e Francia”. La sua posizione è chiara: l’orario attuale, pur migliorabile, rappresenta un “punto di equilibrio” che ha riacceso la fiducia nei collegamenti con la vicina Francia. Un passo indietro, avverte, significherebbe vanificare i sacrifici fatti e generare nuove tensioni.

Per questo motivo, Azione Cuneo ha deciso di agire concretamente. L’onorevole del partito, Daniela Ruffino, presenterà un’interrogazione parlamentare al Ministro delle Infrastrutture, Matteo Salvini, per ottenere “chiarimenti concreti” sulla prosecuzione dell’orario anche dopo la metà di settembre. L’obiettivo è tutelare la mobilità quotidiana di centinaia di persone e la continuità lavorativa ed economica della zona.

L’appello si estende anche al Presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio, al quale si chiede di vigilare attentamente sulla gestione della tratta. Azione sollecita Anas a garantire “massima trasparenza sui lavori futuri” e un “coinvolgimento costante del territorio”, per evitare decisioni calate dall’alto senza considerare le reali esigenze locali.

Nicolò Musso, responsabile provinciale degli Enti Locali di Azione, aggiunge un tassello emotivo e pragmatico alla discussione: “L’autunno non può trasformarsi nell’ennesima stagione di incertezza. È il momento di dare stabilità e continuità a un’opera fondamentale per l’arco alpino”. Musso sottolinea che non si tratta di chiedere privilegi, ma di garantire “diritti fondamentali” a chi, con fatica e determinazione, ogni giorno costruisce un ponte tra due territori uniti da lavoro, cultura e vita quotidiana.