Pride Alba: Forza Italia, FdI e Lega prendono le distanze dalle “derive” della manifestazione
5 luglio 2025 | 11:40
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Il Pride ad Alba sette anni fa
Le sezioni di Alba di Forza Italia, Fratelli d’Italia e Lega hanno emesso un comunicato congiunto. Pur ribadendo il rispetto per i diritti civili, criticano la “deriva commerciale” e l'”eccessiva teatralizzazione” che allontanerebbero il Pride dal suo significato originario.
Alba. Mentre Alba si prepara per la manifestazione del Pride, in programma sabato pomeriggio, le sezioni locali di Forza Italia, Fratelli d’Italia e Lega hanno emesso un comunicato stampa congiunto per delineare la loro posizione. Pur affermando il loro impegno per i diritti civili, la libertà individuale e il principio di uguaglianza, i partiti hanno espresso riserve sulle modalità con cui tali battaglie vengono talvolta rappresentate pubblicamente.
“Nel corso degli anni – affermano Claudio Taretto per il Circolo di Forza Italia, Giulio Abbate per il Circolo di Fratelli d’Italia e Lorenzo Barbero per la Sezione della Lega – il Pride ha progressivamente perso quella carica simbolica e politica che ne aveva caratterizzato le origini, trasformandosi in molti casi in un evento spettacolare, fortemente connotato da elementi di eccessiva teatralizzazione e da una deriva commerciale preoccupante. Tale dinamica rischia di svuotare di significato un momento che, nelle sue intenzioni, dovrebbe essere dedicato alla riflessione, alla consapevolezza e al rispetto. Inoltre, non possiamo ignorare come, per molte persone e famiglie, la rappresentazione esibita e provocatoria di certi aspetti del Pride possa entrare in conflitto con sensibilità culturali, religiose e morali radicate nel tessuto sociale della nostra comunità”.
“Riteniamo pertanto doveroso – sottolineano ancora i tre esponenti politici – prendere le distanze non dalla tematica in sé, che merita rispetto e attenzione, ma dalle modalità con cui essa viene oggi declinata nel contesto della manifestazione. Con questo comunicato, invitiamo gli organizzatori a restituire al Pride il suo significato originario, evitando derive che ne compromettano la credibilità e la dignità, e auspichiamo che il dibattito sui diritti continui in forme rispettose, inclusive e davvero rappresentative della pluralità di visioni presenti nella nostra società”.
