M5S denuncia l’assenza del Piano socio-sanitario dopo sei anni di attesa
10 giugno 2025 | 14:29
Gli assessori Riboldi e Marrone
La dichiarazione dei pentastellati evidenzia un paradosso preoccupante: si discutono le linee guida e le problematiche di un sistema che, nei fatti, non ha ancora una direzione chiara e definita dopo sei lunghi anni di attesa. Le assicurazioni degli assessori Riboldi e Marrone.
Torino. La Commissione Sanità del Consiglio regionale del Piemonte ha continuato ieri il ciclo di audizioni sul nuovo Piano socio-sanitario, confrontandosi con i rappresentanti degli ordini professionali di medici e infermieri. Un momento cruciale per raccogliere le istanze di chi opera quotidianamente sul campo, ma che, secondo il Movimento 5 Stelle, è viziato da un’assenza ben più grave: quella del Piano stesso.
“Continuano le audizioni sul Piano socio-sanitario. Peccato non vi sia ancora traccia del Piano,” hanno dichiarato congiuntamente Sarah Disabato (Capogruppo regionale M5S Piemonte), Alberto Unia e Pasquale Coluccio (Consiglieri regionali M5S Piemonte). La dichiarazione rilasciata dai tre esponenti pentastellati evidenzia un paradosso preoccupante: si discutono le linee guida e le problematiche di un sistema che, nei fatti, non ha ancora una direzione chiara e definita dopo sei lunghi anni di attesa.
Durante l’audizione odierna, sono state toccate numerose criticità che affliggono la sanità piemontese: dalla cronica carenza di personale medico e infermieristico all’abbandono della professione, passando per le lacune nella medicina territoriale e le problematiche legate all’edilizia sanitaria. Questioni annose che richiederebbero risposte urgenti e strutturali, ma che, a detta del M5S, non trovano riscontro nell’azione della maggioranza di Centrodestra.
Il Movimento 5 Stelle ha puntato il dito in particolare contro la scarsa partecipazione della maggioranza durante l’audizione dell’ordine dei medici. “Dispiace dover constatare la scarsa partecipazione della maggioranza durante l’audizione dell’ordine dei medici, ricordando che toccherebbe proprio a loro acquisire le informazioni per risolvere i problemi della nostra sanità pubblica,” hanno affermato Disabato, Unia e Coluccio. Un disinteresse che, secondo il M5S, sarebbe la radice di un’inerzia politica che si traduce in un sistema sanitario allo stremo.
Le conseguenze di questa assenza di programmazione sono evidenti: il continuo ricorso ai medici “gettonisti” – nonostante i richiami della Corte dei Conti –, un numero insufficiente di posti letto, la persistente carenza di personale e i ritardi accumulati nella realizzazione di case e ospedali di comunità.
“Il Piemonte merita di meglio,” concludono i rappresentanti del M5S, lanciando un appello affinché la Regione si doti finalmente di un piano socio-sanitario concreto e lungimirante, capace di affrontare le sfide attuali e future del sistema sanitario pubblico.
“Come annunciato poche settimane dopo il nostro insediamento – ricordano gli assessori alla Sanità Federico Riboldi e alle Politiche sociali Maurizio Marrone– il nuovo Piano avrà una forte impronta sociale e sarà il frutto di un’ampia condivisione con tutti i portatori di interesse: dagli opinion leader del settore alle associazioni, dalle reti agli ordini professionali e ai sindacati”.