Cuneo: Manifestazione oggi a sostegno del Sahel
31 maggio 2025 | 09:39
Il capitano Traoré, presidente del Burkina Faso
La manifestazione ha già innescato una ferma condanna da parte di Azione Cuneo. Giacomo Prandi e Nicolò Musso hanno espresso la loro “profonda inopportunità” per la promozione dell’evento da parte della consigliera regionale Giulia Marro.
Oggi, sabato 31 maggio, alle ore 14,00 si svolgerà a Cuneo una manifestazione a sostegno degli Stati del Sahel per la libertà e la pace dei popoli, contro il colonialismo, il terrorismo e l’ingerenza degli stati stranieri in Africa.
La manifestazione è promossa dalle associazioni Burkina Be di Cuneo e di Torino e dall’associazione dei Maliani di Cuneo.
I partecipanti che si riuniranno di fronte alla Prefettura di Cuneo, raggiungeranno in corteo Piazza Galimberti. Secondo gli organizzatori, «sono previsti interventi delle/dei rappresentanti delle comunità che denunceranno quanto sta accadendo nei Paesi di origine e ribadiranno l’importanza che siano i rispettivi popoli a decidere i propri governi. Verrà chiesto a gran voce che i Paesi stranieri che da sempre considerano l’Africa una terra da conquistare, pongano fine alle indebite pressioni e rispettino l’indipendenza e la sovranità di Burkina Faso, Mali e Niger come previsto dal diritto internazionale».
In una nota, Giacomo Prandi, Segretario Provinciale di Azione e Nicolò Musso, Coordinatore Cittadino di Azione Cuneo, dichiarano: «Troviamo profondamente inopportuna la promozione tramite i propri canali social da parte della consigliera regionale del Piemonte Giulia Marro, di una manifestazione a Cuneo in sostegno ai regimi golpisti e filorussi di Mali, Niger e Burkina Faso. È difficile comprendere come si possa dare legittimità a governi militari che hanno interrotto processi civili e istituzionali, in netto contrasto con i principi di legalità e responsabilità internazionale che dovrebbero guidare chi ricopre ruoli pubblici. Troviamo inoltre paradossale che all’interno della manifestazione si evochi il tema del colonialismo, dimenticando completamente, o forse volutamente ignorando, che i regimi in questione sono saliti al potere grazie al sostegno diretto della Russia e del gruppo Wagner. Un’alleanza motivata non certo da spirito di liberazione, ma dal chiaro obiettivo di sfruttare a proprio vantaggio le risorse naturali di quei Paesi, condizionandone pesantemente le scelte politiche interne ed estere. Ci auguriamo – concludono Prandi e Musso – che simili iniziative non trovino più spazio nel dibattito pubblico piemontese e italiano, e che il sostegno alle democrazie resti un punto fermo per tutte le forze politiche e istituzionali».