Calderoni (PD): Grave ritardo nelle nomine dei Presidenti dei Parchi
13 maggio 2025 | 07:55
Calderoni (PD): Grave ritardo nelle nomine dei Presidenti dei Parchi
Il consigliere regionale ha presentato in Aula un’interrogazione a risposta immediata per chiedere conto alla Giunta Cirio di un ritardo che sta compromettendo il buon funzionamento del sistema che governa i parchi piemontesi.
«È inaccettabile che tutti gli enti di gestione delle aree protette regionali del Piemonte siano ancora commissariati, privi di presidenti regolarmente nominati, a quasi un anno dalla scadenza naturale dei precedenti mandati». Lo dichiara Mauro Calderoni, consigliere regionale del Partito Democratico, che ha presentato in Aula un’interrogazione a risposta immediata per chiedere conto alla Giunta Cirio di un ritardo che sta compromettendo il buon funzionamento del sistema che governa i parchi piemontesi.
La provincia di Cuneo ospita alcuni dei più importanti parchi regionali del Piemonte, tra cui: il Parco del Monviso, il Parco delle Alpi Marittime, il Parco del Marguareis e la Riserva naturale dei Ciciu del Villar, oltre ad alcune Aree collegate al Parco del Po piemontese
Le nomine spesso hanno generato frizioni politiche, anche tra forze dello stesso schieramento, e malumori tra i sindaci del territorio, specialmente quando si è ritenuto che le scelte non rappresentassero adeguatamente le istanze locali. Attualmente, nella provincia di Cuneo, la gestione dei principali parchi naturali è affidata a commissari straordinari, in attesa delle nuove nomine ufficiali da parte della Regione Piemonte. La Legge regionale 19 del 2009 prevede che i nuovi organi vengano nominati entro sei mesi dalla prima seduta del Consiglio regionale. Termine ampiamente superato: i rappresentanti delle Comunità delle Aree protette, delle associazioni agricole e ambientaliste sono già stati indicati, ma il presidente della Giunta regionale non ha ancora proceduto alla nomina dei presidenti.
«Questa paralisi amministrativa – prosegue Calderoni – non è solo una mancanza di rispetto istituzionale verso chi opera sul territorio, ma sta producendo ritardi concreti nell’attuazione delle attività strategiche degli enti: dalla tutela ambientale alla gestione dei territori, dalla rappresentanza istituzionale alla partecipazione ai progetti europei. È in gioco la credibilità del Piemonte nei confronti dei partner internazionali, in particolare nel programma Alcotra 2021–2027».
«Il presidente Cirio – conclude Calderoni – si assuma la responsabilità di questo blocco dovuto alla confusione politica nella sua maggioranza e proceda immediatamente con le nomine. È una questione di rispetto della legge, degli enti coinvolti e dell’interesse pubblico della nostra regione».