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Boves, Paoletti pungola Ravera: “io per risparmiare spegnevo le luci”

13 maggio 2025 | 18:03
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Boves, Paoletti pungola Ravera: “io per risparmiare spegnevo le luci”
Da sinistra: Matteo Ravera e Maurizio Paoletti

L’ex sindaco critico con il suo successore e suo vice per 10 anni per la scelta di pagare uno speaker che “presenti gli oratori e scandisca le varie fasi del cerimoniere” durante la celebrazione dell’80° Anniversario della Liberazione e durante la commemorazione dell’Eccidio di Boves

Il Comune di Boves spenderà quest’anno 240 euro per pagare uno speaker che “presenti gli oratori e scandisca le varie fasi del cerimoniere” durante le due principali cerimonie di commemorazione cittadine: l’80° Anniversario della Liberazione dello scorso 25 aprile la commemorazione dell’Eccidio di Boves nel prossimo mese di settembre. Una decisione che ha generato un sussulto di indignazione nella consigliera comunale del gruppo “Boves Domani” Enrica Di Ielsi . “Vi prego ditemi che e’ uno scherzo! Mai successo negli ultimi 15 anni e mi pare neppure primaRobe dell’altro mondo!”, ha scritto in un post su facebook l’ex assessora che negli anni in cui è stata in giunta e in maggioranza si è direttamente occupata di tale incombenza.

Ma se appare normale la reazione della consigliera di minoranza, che in questi primi mesi di mandato all’opposizione non ha di certo fatto mistero di essere fortemente critica nei confronti dell’operato dell’amministrazione guidata da Matteo Ravera, non può non far rumore l’attacco a sindaco e giunta, che sempre attraverso il celebre social network, ha lanciato nelle scorse ore l’ex sindaco di Boves Maurizio Paoletti. “Speaker a 240 euro, io per risparmiare e non alzare le tasse spegnevo le luci”, ha scritto l’ex primo cittadino in riferimento alla certamente impopolare decisione da lui assunta nella primavera del 2022 quando, a fronte dello smisurato aumento dei costi energetici, decise di spegnere le illuminazioni pubbliche fuori dal centro dalla mezzanotte alle 6.30 del mattino.

Un’uscita di certo inattesa e dunque spiazzante, se si considera che dopo nemmeno un anno (e per la prima volta), Paoletti prende pubblicamente le distanze dall’operato di colui che per dieci anni è stato suo vice e che lui stesso aveva indicato come suo successore naturale. Un endorsement particolarmente gradito anche dallo stesso Ravera e dal suo gruppo che, sia durante la campagna elettorale sia in questa prima fase di mandato, hanno sempre sostenuto di essere un’amministrazione in continuità con la precedente. Una continuità che, tuttavia, oggi viene formalmente disconosciuta proprio da chi dovrebbe darne riscontro, alimentando sempre più la sensazione che tra il gruppo di maggioranza che oggi guida Boves e il suo ex leader qualcosa si sia davvero rotto.