Cuneo: Un cammino di speranza verso il carcere di Cerialdo



Sabato scorso un folto gruppo di persone ha voluto compiere un cammino simbolico dal centro città alla Casa circondariale di Via Roncata.
Cuneo. Un’iniziativa toccante e significativa sabato scorso, nella prossimità della Pasqua, e in occasione del Giubileo. Un folto gruppo di persone ha voluto compiere un cammino simbolico e fisico verso un luogo spesso ai margini della coscienza collettiva: la Casa circondariale di Cerialdo. L’evento, che ha visto una partecipazione trasversale e sentita, ha voluto accendere i riflettori sulla realtà complessa e spesso invisibile della vita carceraria.
Tra i numerosi partecipanti spiccavano figure istituzionali e rappresentanti del tessuto sociale locale: la sindaca di Cuneo, Patrizia Manassero, il vescovo della Diocesi di Cuneo-Fossano Piero Delbosco, la comandante della polizia penitenziaria, il cappellano del carcere e i direttori della Caritas di Cuneo e Fossano.
Uno dei momenti più intensi della giornata, come testimoniato da Giulia Marro, consigliera regionale e partecipante alla marcia, è stato il passaggio nei pressi del panificio del carcere. Qui, il coordinatore degli educatori ha offerto un quadro vivido della quotidianità di chi vive recluso: i corsi di formazione attivi, le preziose attività educative volte al reinserimento, ma anche le sfide concrete legate alla cronica carenza di personale e alla complessità di lavorare con persone segnate da fragilità e spesso prive di un solido supporto esterno.
Proprio in questo contesto, l’intervento di Giulia Marro che ha ricordato la tragica scomparsa di un detenuto avvenuta pochi giorni fa. La consigliera ha sottolineato il ruolo cruciale del volontariato. “Le volontarie e i volontari portano speranza e aria fresca dall’esterno,” ha dichiarato Marro, sottolineando come essi siano “importanti megafoni di ciò che avviene dentro.” Un plauso particolare è stato rivolto all’associazione Aria Aperta e al suo presidente Paolo Romeo, impegnati nel delicato percorso di supporto per i detenuti in fase di uscita dal carcere.
Parallelamente, nella cappella interna si svolgeva una messa celebrata dal Vescovo, offrendo un momento di raccoglimento e spiritualità condiviso con alcuni detenuti.
Al termine del cammino e della visita, un piccolo rinfresco ha offerto l’opportunità di dialogo e di scambio di idee e opinioni fra i partecipanti.