Tragedia ad Alba: due migranti muoiono di freddo

Si erano rifugiati in un casolare abbandonato per ripararsi dal freddo e potrebbero essere morti per intossicazione da monossido di carbonio. Presa di posizione del PD
Tragedia nell’albese. Due migranti, provenienti dal Senegal e dalla Guinea, sono stati trovati senza vita all’interno di un cascinale abbandonato in strada Gamba di Bosco. A causare la morte, con ogni probabilità, l’inalazione di monossido di carbonio prodotto da un focolare improvvisato, utilizzato per riscaldarsi durante la gelida notte. I corpi sono stati scoperti martedì sera verso le 20 ma solo ieri sera si è diffusa la notizia.
I due uomini, entrambi senza fissa dimora, erano noti ai volontari della Caritas, ai quali si rivolgevano periodicamente per ricevere pasti caldi. La loro precaria situazione li aveva portati a cercare rifugio in luoghi isolati e insicuri, come questo cascinale ormai in disuso.
In proposito si è espressa la Vicepresidente del Partito Democratico Chiara Gribaudo insieme al consigliere regionale Mauro Calderoni con una nota congiunta: «Come società civile e come politica dobbiamo dire basta a questa strage, il più delle volte silenziosa, anche se difendere i poveri e gli ultimi, che spesso sono migranti, in questo periodo storico è visto come un’offesa dalla destra di Governo».
«Basta con la propaganda – conclude Gribaudo-. È ora di mettere in campo politiche efficaci di integrazione reale, per dare dignità a tutte le persone ed evitare emarginazione e che portano gravi disagi ed a volte addirittura alla morte dei più deboli. Abbiamo l’obbligo morale di far diventare questi nuovi italiani sempre più parte integrante ed integrata della nostra comunità».
Sulla tragedia stanno indagando i carabinieri della Compagnia di Alba, coordinati dal Comando provinciale.